Si tratta di una prima provvisoria decisione. Il tribunale civile di Roma, nel procedimento per la separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi, ha stabilito che a Ilary andranno la villa all’Eur e un assegno da 12.500 euro al mese per il sostentamento dei tre figli con cui vive.

L’affidamento dei figli resta condiviso anche se i figli continueranno a risiedere all’Eur insieme alla mamma. La decisione avrà validità per l’intera durata del processo. All’attenzione del giudice non c’era la questione legata ad un assegno di mantenimento per la conduttrice tv in quanto gli avvocati di Ilary non avevano formulato richieste in tal senso.

Da marzo gli avvocati della coppia hanno smesso di trattare e le decisioni ora sono nelle mani dei giudici.

Oltre alle memorie presentate dai rispettivi avvocati (secondo il Messaggero quella di Totti sarebbe lunga 120 pagine), i due hanno entrambi chiesto l’affidamento congiunto dei figli, che comporta doversi consultare sempre (o almeno finché non compiono 18 anni, diventando maggiorenni) prima di prendere le decisioni più importanti che riguardano la vita dei ragazzi: dall’istruzione, alla religione, ai viaggi. Tutto “prassi” nei procedimenti sulle separazioni (e oggetto di uno specifico accordo divenuto di riferimento nei Tribunali italiani, sottoscritto alcuni anni fa da avvocati e giudici, chiamato “Protocollo di Milano”: accordo spesso richiamato come linee da adottare per arrivare a comporre le liti di ex coniugi, relativamente a figli minori). I giudici hanno stabilito che l’affidamento sarà condiviso e, anche dalla decisione relativa all’assegno familiare per Ilary e dall’assegnazione della casa dell’Eur a lei, si evince che la mamma è stata ritenuta il genitore collocatario. 

A cura di Elisabetta Turci – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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