ELLY SCHLEIN

La Segretaria del PD, Elly Schlein, torna ad esibirsi e in merito al rinvio sul “salario minimo, ritiene indispensabile, polemizzando contro il Governo Meloni, sottolineare: “Il rinvio in commissione della proposta di legge sul salario minimo chiesto dalla maggioranza è la cronaca di una fuga annunciata, una fuga dalla realtà. Oggi date un colpo ai 3,5 milioni di lavoratori poveri e poverissimi. Il segnale che lanciate è inequivocabile: non contate nulla. Vorrei aveste incontrato quei due vigilanti all’aeroporto di Torino che mi hanno raccontato che prendono 5 euro l’ora e devono fare tre lavori per campare. Invece voi vi presentate a mani vuote. Il rinvio in commissione è un modo per buttare la palla in tribuna, per non trovarsi nell’imbarazzo di dire no a una proposta di legge apprezzata anche da una parte dell’elettorato che ha votato per voi. Con il parere del Cnel avete fatto dire ad altri ciò che voi non avete il coraggio di dire: cioè che è normale avere salari bassi.”Conclude la sua requisitoria affermando:“Non avvertite sulla vostra pelle alcun senso di vergogna? La vostra scelta oggi è pavida, oltre a essere cinica. Abbiate il coraggio, se siete contrari, di votare contro affossando questa proposta.”

Purtroppo per lei le cose sono cambiate velocemente dal suo trionfale ingresso quale Segretaria del PD e il suo “effetto novità” e “gender fluid” compreso, stanno svanendo. Sono forse le sue incertezze e certe posizioni ambigue e inspiegabili e viene cosi “bacchettata, anche dalla stessa sinistra e dai suoi esponenti, giornalisti compresi.

Basta ricordare quanto avvenuto poche sere fa al talk show “Di Martedì’” spettacolo “amato” dai dem. Il Conduttore Floris nel corso dell’intervista ha dovuto ribattere più volte alle risposte della Schlein, contrastando alcune uscite propagandistiche non accettabili. Un fatto che normalmente viene “riservato” ai leader di atri schieramenti. della segretaria Pd. Trattamento di solito riservato a leader di altri schieramenti politici.

Entriamo nel merito.

Floris le domanda: “Lei è considerata un po’ fredda, un po’ distante dai problemi reali del paese…” – “Era partita troppo dai diritti civili?” – “Le viene detto che non è chiara, da che parte sta?”

La Schlein replica: “Il Governo ha tagliato la sanità, sta tagliando i servizi alle persone”, ma Floris risponde: “Beh, 3 miliardi in più però ….”. Stizzita dice: “Sbloccassero il tetto alle assunzioni nei reparti” ma il conduttore la riporta nella realtà: “Beh poi bisogna pagarli e i soldi non ci sono”. La Segretaria ribadisce: “Ma li hanno trovati per fare i condoni!”confondendo i condoni e con la spesa pubblica. Floris replica: “No, hanno fatto i condoni per cercare i soldi in realtà”.

L’intervista passa poi al salario minimo a nove euro e Floris afferma: “Poi chi paga dieci lo porterà a nove”, frase a cui la Schlein replica: “No il salario minimo alzerà anche gli altri stipendi” e non manca la controreplica del conduttore. “Però alla prossima tornata di contrattazione i minimi torneranno a nove”. Lei, ormai stanca, risponde: “No, non è mai successo.”, concludendo l’intervista

E’ necessario ricordare anche che la Schlein era stata “schiacciata” sia dalla Gruber che da Massimo Giannini, a seguito di risposte “fantasiose” e vaghe, in merito al problema dei migranti. La Gruber l’ha richiamata all’ordine: “Lei ha detto, parlando di Lampedusa, che è la dimostrazione del fallimento delle politiche di esternalizzazione del governo. Ma chi la capisce se lei parla così? Non dice una parola chiara, questo è il limite della sua segreteria.”

Inoltre la Schlein ha rifiutato l’invito al programma “Belve”, di Francesca Fagnani, a cui prima aveva aderito, forse “per paura” di dover rispondere a domande imbarazzanti per lei e in contrasto alle sue ideologie.

Sembra quasi una rinuncia al suo ruolo e alla sua partecipazione alle elezioni europee.

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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