Mattia Santori continua imperterrito il suo cammino nel mondo delle droghe leggere e si ritrova inguaito per la cannabis. 

Ricordiamo che tempo fa aveva “invitato” i suoi concittadini bolognesi a fumare le canne in totale libertà affermando che il “cannabidiolo”, la sostanza chimica presente nella pianta, non si discosta dal pesto ligure, usato nel quotidiano per condire le “trofie” (tipica pasta genovese). Una dichiarazione “incredibile” ma non certo per Lui, nella sua qualità di Consigliere dem nel Comune di Bologna, finalizzata alla “sua personale protesta” contro il Governo che stabilisce che il “Cbd” rientra tra le sostanze stupefacenti.  

Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha replicato subito affermando: “Se io fossi in voi mangerei più pesto e mi farei meno canne. Vedrete che i vostri ragionamenti saranno più lucidi.”  L’assessore al Commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli, ha dichiarato: “La Lega chiederà un danno economico e d’immagine per Genova e la Liguria. Le nostre aziende rischiano di subire un danno economico per le dichiarazioni insensate dell’esponente dem. Si vergogni e chieda subito scusa.”

Il Capogruppo di Fratelli d’Italia, Stefano Cavedagna, operativo nel Comune di Bologna, senza mezzi termini, ha sottolineato: “Se per Santori è uguale al pesto o ad un altro cibo, allora si mangi un vasetto di nutella piuttosto che fumare la cannabis. La banalizzazione delle droghe è il più grave danno che un amministratore può arrecare ai giovani. Questo gesto è estremamente irresponsabile, finisce per generare la convinzione che la cannabis non faccia male e questo ne aumenta inevitabilmente il consumo tra i ragazzi. Gli effetti delle droghe sono gravissimi. Gli proporremo una visita a San Patrignano o in altre comunità di recupero. Magari apriranno gli occhi”.

Il Consigliere Regionale dell’Emilia Romagna, Gianfranco Tagliaferri, ha preso una posizione molto dura e ha chiesto alla giunta guidata dal Presidente della Regione, Stefano Bonaccini di prendere seri provvedimenti nei riguardi di Santori, dichiarando: “È indecente, si mandano falsi messaggi ai giovani e si mette in imbarazzo la nostra comunità regionale: i vertici della Regione devono smentire la sardina e chiedere scusa ai liguri. È una vergogna che questo signore prosegue nelle sue provocazioni ai danni dei cittadini e tutti tacciano.” 

Per fortuna Social e Web squalificano la “Sardina Santoro” con attacchi forti e concreti, alcuni anche offensivi: una vera sconfitta per il pupillo di Prodi e del PD che lo ha sostenuto.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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