Giovanin ai tempi di Casadei, a Savignano, non suonava il violìno di ROMAGNA MIA, ma faceva di mestiere l’astrologo e come Maurizio Mosca, con il suo pendolino, ti dava i risultati per tentare la sfacciata fortuna al totocalcio.

Ma aveva una certa comprensione verso il calcio. Dichiarava infatti che il “pallone” non era astronomia, ma un gioco di squadra nel quale può fondersi, con qualche stratagemma tattico il complesso delle individualità più refrattarie a una regola. E, così, dicendo, penso, parafrasando dentro la favola, che il Cesena, lunedì sera nel difficile campo dell’Arezzo, non potrà contare sugli astri, ma piuttosto sulla sua solida difesa.

Non dovrà scoprirsi per seguire il divertimento del dribbling, dell’indugio plateale. Dovrà reggere cercando spunti nuovi, movimenti diversi sotto la porta granata, rispetto alla larga vittoria contro il Rimini.

Per trovare il sesto sorriso continuativo e spalancare ancora una volta gli occhi ai tifosi del cavalluccio (oltre 800), la formazione di Domenico Toscano dovrà tatticamente fraseggiare con la solita sgambata per iniziare la fuga.

L’auspicio è anche che Giovanin da lassù intoni durante la partita: “TU SEI LA STELLA TU SEI L’AMORE”…

Forza Cesena Forever, siamo innamorati!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Rega

 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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