Le sanzioni imposte dopo il conflitto in Ucraina “hanno colpito in un primo momento il mercato finanziario anche se ora avranno un impatto più forte sull’economia” russa. Lo afferma, in un discorso alla Duma, la governatrice della Banca centrale russa Elvira Nabiullina secondo cui “il periodo in cui l’economia possa vivere sulle scorte è limitato”. La governatrice ha sottolineato come la banca centrale non “proverà ad abbassare l’inflazione a ogni costo perché questo limiterebbe l’adattamento dell’economia” alla nuova situazione caratterizzata dalle sanzioni.

Nel suo discorso più significativo da quando la Russia ha inviato le sue forze in Ucraina il 24 febbraio, Nabiullina ha detto che ci vorrà fino al 2024 per riportare l’inflazione al suo obiettivo del 4%. E già nel secondo e terzo trimestre entreremo in un periodo di trasformazione strutturale e di “ricerca di nuovi modelli di business”. “I problemi principali saranno associati con le restrizioni sulle importazioni e la logistica del commercio estero, e in futuro per le esportazioni”, ha spiegato aggiungendo che le aziende russe dovranno adattarsi. “I produttori russi dovranno cercare nuovi partner, logistica, o passare alla produzione di prodotti delle generazioni precedenti”, ha detto. Gli esportatori avranno bisogno di cercare nuovi partner e accordi logistici e “tutto questo richiederà del tempo”, ha aggiunto Nabiullina, che ha delineato diverse misure per aiutare l’economia ad adattarsi.

La banca centrale russa ha più che raddoppiato il suo tasso di interesse chiave al 20% quando le sanzioni internazionali hanno colpito, ma poi lo ha tagliato questo mese al 17%, segnalando un ambiente economico difficile e un rallentamento dell’inflazione.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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