Lo scrittore e critico letterario Piergiorgio Bellocchio, tra i più noti intellettuali militanti dell’estrema sinistra, che con la sua rivista “Quaderni piacentini” ha marcato un momento significativo della cultura italiana, è morto la scorsa notte nella sua casa di Piacenza all’età di 90 anni. La notizia della scomparsa è stata confermata all’Adnkronos dal suo medico di fiducia, il dottor Giorgio Gatti, e dall’amico architetto Romano Maffi. Lascia la moglie Marisa, attualmente ricoverata in ospedale per la frattura di un femore, e la figlia Letizia.

Nato a Piacenza il 15 dicembre 1931, era il fratello maggiore del regista Marco ed aveva partecipato di recente assieme agli altri fratelli (Letizia, Alberto e Maria Luisa) al film “Marx può aspettare” (2021), dedicato proprio alla famiglia Bellocchio. Il 27 dicembre 1968 Camillo Bellocchio, fratello gemello del regista Marco, si tolse la vita, all’età di 29 anni: i fratelli superstiti ripercorrono nel documentario quella tragedia senza filtri o pudori.

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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