Julia Ituma

E’ rientrata in Italia la salma di Julia Ituma, la giovane pallavolista trovata morta all’alba di giovedì scorso a Istanbul dopo una caduta dal sesto piano dell’albergo dove alloggiava con la sua squadra, la Igor Volley Novara. Ieri si è svolta l’autopsia gestita dalle autorità turche, poi questa mattina presto il feretro è partito dall’aeroporto Ataturk con un volo della Turkish Airlines atterrato a Milano Malpensa alle 9.50. Il corpo è stato trasferito in una camera mortuaria nel capoluogo lombardo.

I funerali sono previsti per martedì mattina nel capoluogo lombardo, nella chiesa di San Filippo Neri nel quartiere della Bovisasca.

Il parroco, don Ivan Bellini, ha spiegato che tutte le informazioni saranno messe online sul sito della chiesa. “La scelta di celebrare i funerali qui – ha spiegato -, anche se non è qui che abita la famiglia, è stata fatta per gli anni trascorsi da Julia nel contesto della parrocchia in cui la polisportiva è inserita“. I funerali non saranno in forma privata “ma chiederemo di evitare riprese e foto durante la celebrazione – ha aggiunto il parroco – per mantenere un clima sobrio e rispettoso“, Don Bellini non ha conosciuto personalmente Julia, dato che è arrivato da tre anni in parrocchia “ma – ha sottolineato – ho sentito parlare della bella esperienza di integrazione di questa famiglia“.

Chi era Julia – Ambiva alle Olimpiadi indossando la maglia azzurra, era considerata un altro nascente. “La nuova Paola Egonu”, scrivevano spesso i siti specializzati. Le premesse c’erano tutte, perché Julia Ituma aveva solo 18 anni e già un grande talento.

Nata a Milano, da genitori nigeriani, l’8 ottobre 2004. Alta 192 cm e naturalmente indirizzata a uno sport dove le altezze contano. Dopo aver provato il basket senza successo, l’amore per la pallavolo.

La sua più grande qualità era la potenza fisica, stava lavorando sulla tecnica, sul salto, aveva trovato la sua posizione da opposto e ci si sentiva bene. Stesso ruolo della Egonu a cui tutti la paragonavano da quando aveva 15 anni.

Julia aveva studiato scienze applicate al Liceo Ettore Conti, il suo idolo era il centrale cubano Robertlandy Simon (campione di tutto con la maglia della Lube Civitanova).

Il Direttore responsabile Simone Tripodi – Foto Repertorio

Il Direttore Simone Tripodi

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