Per le italiane in Europa League sono sorrisi solo a metà.
Gioisce la Lazio che batte il Nizza, all’ultimo minuto, con un autorete abbastanza fortuita in mischia su calcio d’angolo.
Un goal che regala ai biancocelesti 3 punti, pur senza brillare, che permettono alla squadra di Simone Inzaghi di qualificarsi ai sedicesimi con due turni d’anticipo.
Non sorride tantissimo il Milan, che non va oltre lo 0-0 contro l’AEK. Lo stesso risultato dell’andata che permette ai rossoneri di restare primi nel girone a più due sui greci, ma di certo non sistema la situazione Montella, alle prese anche coi litigi con un tifoso che probabilmente e a ragion veduta, si sarà lamentato per il gioco a dir poco scadente espresso dai rossoneri, a cui non basta il palo colpito da Montolivo. Non che gli avversari abbiano fatto chissà cosa, anzi, si sono cullati sui ritmi blandi dei rossoneri, limitandosi a qualche tiro dalla distanza o a qualche occasione da fermo.
Non sorride nemmeno l’Atalanta che esce dalla sfida con l’Apollon con un pareggio a dir poco beffardo.
Un 1-1 che permette ai bergamaschi di conservare il primato nel girone, ma adesso in coppia con il Lione.
I bergamaschi hanno giocato un’ottima partita, portandosi in vantaggio, a fine di primo tempo, con la rete di Ilicic su rigore. Un goal meritatissimo viste le occasioni che nei primi 33 a 2 minuti dal rigore erano state create.
Dopo il vantaggio gli uomini di Gasperini hanno fatto di tutto per chiudere la gara, ma senza riuscirci, fino al clamoroso episodio al 94°, un secondo prima che l’arbitro decretasse la fine del match.
Su calcio d’angolo per l’Apollon, arriva il colpo di testa della disperazione con Zelaya che batte Berisha e pareggia in modo davvero beffardo.
Sia i rossoneri che la Dea devono quindi rinviare il discorso qualificazione, con stati d’animo diversi: il Milan costretto a vincere e con la pazienza dei tifosi è esaurita. I nerazzurri, invece, con rimpianto e rammarico ma a testa alta, consapevoli di stare disputando comunque una grande Europa League.
La Lazio vola sulla cresta della storica nona vittoria consecutiva e rappresenta, insieme alla Roma, la squadra italiana che in Europa sta facendo meglio.
A cura di Giacomo Biondi