I funerali di Raffaella Carrà si terranno venerdì alle 12 nella chiesa di Santa Maria in Ara Coeli al Campidoglio. Ma prima la città le renderà l’ultimo saluto con un corteo funebre che partirà domani alle 16 dall’abitazione dell’artista, in via Nemea 21, e toccherà tutti i luoghi professionali a cui la sua carriera è più legata (Auditorium Rai del Foro Italico, via Teulada, Teatro delle Vittorie e viale Mazzini) per concludersi in Campidoglio dove sarà allestita la camera ardente dalle 18 fino alla mezzanotte di giovedì.
L’ingresso sarà dalla Cordonata e poi, attraverso Piazza del Campidoglio e la scalinata del Vignola, accesso alla Sala Protomoteca.
L’omaggio della stampa sportiva – Nel giorno di Italia – Spagna, prima semifinale di Euro 2020, il mondo dello sport omaggia Raffaella Carrà, la regina della tv scomparsa ieri all’età di 78 anni. A lei, che è stata legatissima e amatissima dai due Paesi, la stampa sportiva italiana e spagnola dedica la prima pagina dei quotidiani.
“Chissà se va” titola il Corriere dello Sport citando una sua celebre canzone, così come la Gazzetta dello Sport: “Forza azzurri da Trieste in giù”, uno dei ritornelli più famosi, cantati e remixati, tratto dalla canzone ‘Tanti auguri’. Non la dimentica Tuttosport: “Carramba Italia” è il titolo dell’edizione di apertura, un chiaro riferimento al più celebre dei suoi programmi televisivi che ha dato origine al neologismo “carrambata”.
“Il segno che Raffella ha lasciato sulla cultura nazional-popolare è testimoniato, tra le altre cose, dalla duratura fortuna del neologismo ‘carrambata’ per indicare un incontro inatteso con una persona con cui si erano persi i contatti”, l’ha salutata così la Treccani su Twitter, ricordandone l’impatto e l’influenza sulla società-pop italiana.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini