Il presidente del Consiglio Matteo Renzi a “In mezz’ora”, ad una domanda di Lucia Annunziata sulla opportunità di chiedere le dimissioni del ministro Maria Elena Boschi, ha risposto: “C’è il presidente del Consiglio che è coinvolto, se questo è il tema: ho scelto io di fare questo emendamento, lo rivendico per forza. Le opere pubbliche sono state bloccate per anni e l’idea di sbloccare le opere pubbliche l’abbiamo presa noi per Tempa Rossa, per Pompei, per Bagnoli e per altre opere”, quell’emendamento “è roba mia”.

Poi il premier ha aggiunto: “Io non sapevo dell’inchiesta, perché devo saperlo? Una cosa è l’indagine giudiziaria che io non devo sapere, io non devo essere messo a conoscenza, diverso se sapevo del provvedimento che rivendico. Non sapevamo perché in un paese civile c’è la distinzione tra potere esecutivo e giudiziario”.

Secondo il presidente del Consiglio, a proposito dei rischi per l’ambiente nella zona del giacimento Tempa Rossa, “per adesso, dopo 27 anni, non è stato tirato fuori un goccio di petrolio perché le autorizzazioni sono state rinviate come spesso succede in Italia”.

E sulle dimissioni della Boschi, il presidente del Consiglio ha concluso: “se il ministro dei Rapporti con il Parlamento non controlla e verifica gli emendamenti, che ci sta a fare? Non è l’emendamento in sé il problema ma se qualcuno commette atti illeciti. Se ci sono opere non vanno bloccate le opere, se qualcuno ruba va bloccato il ladro”. Per Renzi, nel suo governo, “tutti quelli che si trovano ad aver commesso un errore si devono dimettere, io per primo”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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