Controlli mirati, pattugliamenti contro gli assembramenti e anche i militari in campo per verificare il rispetto delle norme, come l’obbligo delle mascherine. Ma anche mini-lockdown diffusi per arginare l’aumento dei focolai. In Italia il coronavirus ha ripreso a diffondersi con ritmi più preoccupanti nelle ultime settimane. E il governo si sta muovendo per cercare di limitare la nuova diffusione del contagio. Il Viminale è pronto a fornire un ulteriore supporto, con attività straordinarie e – se serve – l’ausilio dell’esercito.

In arrivo il nuovo dpcm
L’ultimo bollettino del ministero della Salute ha registrato 2.844 nuovi casi in 24 ore. Un numero così alto non si verificava dallo scorso 24 aprile. Nuove precauzioni sono già in arrivo. L’esecutivo ha sul tavolo la bozza del prossimo dpcm pronto per essere varato mercoledì 7 ottobre. Diverse le ipotesi che circolano: dall’obbligo di mascherine all’aperto in tutto il Paese a possibili limitazioni sugli orari di chiusura di pub e ristoranti, fino alle norme ferree sul contingentamento delle presenze in strutture sportive e ricreative come teatri e cinema (anche se il presidente dell’Anica, Francesco Rutelli, precisa che “il governo ci ha assicurato che al momento ciò non è all’ordine del giorno”).

I mini-lockdown mirati
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Il governo lavora anche all’ipotesi di chiusure mirate e sempre più localizzate. Di fatto alcuni mini lockdown – con i bar chiusi dalle ore 18 alle 6 del giorno successivo e la sospensione delle attività di barbieri e parrucchieri – sono già stati disposti in alcuni territori. Gli ultimi sono previsti con un’ordinanza della Basilicata nel Potentino, fino al 13 ottobre per i comuni di Tramutola e Marsicovetere.

Si muove anche il Viminale
Nel resto del Paese i controlli, per espressa richiesta del Viminale, saranno sempre più stringenti. Il capo di gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, ha indirizzato una circolare ai prefetti allo scopo di adottare tutte le iniziative di propria competenza per limitare il rischio del contagio. Nella circolare si ribadisce “l’impegno delle Forze di polizia nell’assicurare il rispetto delle disposizioni anti-Covid attraverso i servizi di prevenzione generale che caratterizzano le attività di controllo del territorio, come anche la possibilità di controlli mirati in relazione ai luoghi urbani e alle fasce orarie di maggiore affollamento”. Se non bastasse, scenderanno in campo anche i militari. Le attività di controllo potranno essere modulate – si legge nella circolare – “con il consueto concorso di operatori delle polizie locali e con l’eventuale ausilio del personale militare appartenente al dispositivo ‘Strade Sicure’, nel quadro del pertinente Piano di Impiego'”.

A cura di Silvia Camerini – Foto Imagoeconomiaca

Nella foto in alto FRANCO LOCATELLI ISS

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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