New York - Statua della Libertà - Foto di Franco Buttaro

Sembra così piccola vista da lontano, eppure il battello che percorre lentamente il fiume Hudson, giunto all’isola Liberty Island, svela la bellezza e l’imponenza della Statua della Libertà, icona di New York e degli Stati Uniti.

Realizzata in Francia dal francese Frédéric Auguste Bartholdi, con la collaborazione di Gustave Eiffel, il creatore dell’omonima torre, che ne progettò gli interni, la Statua è visitabile e percorribile al suo interno, ed è costituita da una struttura reticolare interna in acciaio e all’esterno da 300 fogli di rame sagomati e rivettati insieme.
L’imponente struttura, alta 93 metri, raffigura una donna coronata che indossa una lunga toga e sorregge fieramente nella mano destra una fiaccola (simbolo del fuoco eterno della libertà), mentre nell’altra tiene una tavola recante la data (scritta in numeri romani) del 4 luglio 1776,  giorno dell’Indipendenza americana.

Donata agli Stati Uniti nel 1884 dalla Francia, venne trasportata fino a New York per mezzo di una piccola nave, che dovette effettuare numerosi viaggi e qui assemblata, proprio in segno di amicizia tra i due popoli e in commemorazione della dichiarazione d’Indipendenza di un secolo prima.

Il nome completo dell’opera è “La libertà che illumina il mondo“, ai suoi piedi sono visibili della catene spezzate simbolo della liberazione, sulla testa la famosa corona dalle sette punte che simboleggiano i sette mari e i sette continenti.

Ma la cosa che più di tutte emerge come simbolo  è la frase riportata sul piedistallo: «Tenetevi, o antiche terre, la vostra vana pompa – grida essa (la statua) con le silenti labbra – Datemi i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre coste affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata

Questa frase fu scritta dalla poetessa statunitense Emma Lazarus, è un sonetto intitolato The New Colossus, un vero e proprio inno alla libertà e a una vita dignitosa, quella desiderata anche dai nostri emigranti, giunti in America con il cuore pieno di speranze, sognando una vita migliore.

Franco Buttaro

Il Condirettore Franco Buttaro – Foto Franco Buttaro

Franco Buttaro
Editorialista Franco Buttaro

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