Nel 2021 il fatturato del Gruppo Rigoni è stato quasi di € 130 Mio, di cui Italia oltre € 75 Mio ed estero più di € 50 Mio.

I luoghi – La sede centrale è ad Asiago. A Foza, sull’Altopiano di Asiago, a circa 1000 m di altitudine, sorge invece lo storico sito produttivo. Qui, ogni anno, vengono lavorate e trasformate circa 5.000 tonnellate di frutta attraverso un ciclo produttivo totalmente automatizzato. Lo stabilimento è un vero gioiello produttivo tanto da aver ricevuto due importanti certificazioni: BRC FOOD CERTIFICATE (Grade A) e IFS FOOD CERTIFICATE (Higher Level) ottenute con il massimo punteggio. Si tratta di certificazioni a livello internazionale fortemente volute dalla Grande Distribuzione per rispondere alle crescenti richieste di garanzia sulla qualità e la sicurezza alimentare.

Al centro logistico di Albaredo d’Adige, in provincia di Verona, nel 2008 prende il via la creazione di Dolcedì, dolcificante naturale, di Nocciolata, crema bio al cacao e nocciole e Tantifrutti, bevande di frutta bio. Dieci anni dopo, viene introdotta una linea produttiva dedicata alla produzione di Nocciolata Senza Latte a cui seguono, nel 2021, Nocciolata Bianca e Crunchy. Lo stabilimento di Albaredo si estende su ben 25mila metri quadrati.

Nel 1993, Rigoni di Asiago sceglie di investire in aziende agricole in Bulgaria per cogliere l’opportunità di operare in un Paese dal territorio incontaminato e dalle condizioni ideali per praticare il metodo biologico. La produzione si rivela presto di alta qualità tanto da progettare un insediamento più strutturato attraverso la costituzione di società attive su circa 1.400 ettari situate in parte nella provincia di Montana, presso il confine con la Serbia e in parte nella zona di Pazardzhik, tra Sofia e Plovdiv. In Bulgaria la frutta viene raccolta, controllata, surgelata e trasportata sull’Altopiano di Asiago per la lavorazione e la trasformazione. Le società ad oggi presenti sono ECOTERRA EOOD, ECOVITA OOD, BIOTOP AD E BIOFRUTA EOOD. Alcuni terreni di Ecoterra, nella regione di Montana, si trovano all’interno di un’area protetta della rete “Natura 2000”.

L’impegno a 360° per la sostenibilità – Prendersi cura. Migliorare il mondo ogni giorno, assaggio dopo assaggio, addolcendolo un po’. Questa è la missione di Rigoni di Asiago per la tutela dell’ambiente, una sfida che l’azienda persegue da cento anni, senza considerarla mai un punto di arrivo. Il famoso pay off “La natura nel cuore” sta proprio a indicare la precisa volontà di lavorare nella natura e con la natura. La scelta di un’agricoltura bio è un impegno fondamentale per la salvaguardia del Pianeta e permette di ridurre notevolmente gli impatti sull’ambiente, guidando il consumatore verso scelte più sane. Oltre a non usare pesticidi e a favorire la biodiversità agricola, il metodo biologico consente di utilizzare molta meno energia e di ridurre sensibilmente i gas serra generati con tecniche tradizionali. Nello stabilimento di Albaredo viene utilizzato un tri-generatore mentre in quello di Foza un co-generatore, che consentono di produrre energia termica ed elettrica, consumando gas naturale. Inoltre, nello stabilimento di Albaredo d’Adige è presente un impianto fotovoltaico da 200 kWp, energia che viene auto consumata dallo stabilimento o rimessa nella rete in caso di eccedenza. Questo impianto, nel 2021, ha consentito di coprire il consumo del 13%. Anche negli stabilimenti di Ecoterra e Biofruta, in Bulgaria, dove attualmente sono presenti pannelli solari termici, presto verranno installati due impianti fotovoltaici.

Molte sono le attenzioni alla sostenibilità. Dall’utilizzo di materiali riciclabili nei processi produttivi come vetro e carta, a quello di materiali biodegradabili durante gli eventi e le attività in store promotion. Anche i gadget sono tutti a ridotto impatto ambientale, compreso le shopper, in cotone biologico e PET riciclato e il packaging, 100% riciclabile.

Con il progetto SARR (Sistemi avanzati per il Recupero dei rifiuti), è allo studio la possibilità di utilizzare i residui di lavorazione nella realizzazione dei prodotti alimentari innovativi.

Rigoni di Asiago ha inoltre partecipato, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari, l’Università di Padova e la Società Unifarco di Santa Giustina (BL) a uno studio volto ad approfondire il processo di estrazione degli acidi grassi dagli scarti della frutta, da impiegare nella formulazione di nuovi prodotti.

Ridurre gli scarti è importante proprio nell’ottica di un’economia circolare e, in quest’ottica, Rigoni di Asiago si impegna a promuovere e a diffondere virtuose pratiche ambientali anche ai suoi dipendenti, al fine di favorire la raccolta differenziata sia all’interno dei siti produttivi sia negli uffici. Inoltre, per far rispettare la perfetta gestione dei rifiuti, è stato individuato un Responsabile ad hoc sia negli stabilimenti italiani sia in quelli bulgari.

L’agricoltura biologica permette altresì di ridurre l’impatto dei processi produttivi sulle acque.

Rigoni di Asiago è particolarmente attenta al problema e monitora costantemente i suoi consumi. Nel 2021 il 28% dell’acqua è stato prelevato dalle acque superficiali, il 16% da acquedotto, per uso sanitario e potabile e il 56% dai pozzi per uso industriale.

Rigoni di Asiago e la responsabilità sociale – La sostenibilità, da anni, non è più concepita come una mera attenzione alle tematiche ambientali, ma coinvolge anche la sfera economica e sociale, i diritti umani e la governance aziendale. In quest’ottica, una delle priorità dell’azienda è rappresentata dall’attenzione verso i propri dipendenti, per quel principio di “famiglia”, con cui tutto è cominciato. Vengono quindi favorite condizioni lavorative che tengano conto dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, attraverso retribuzioni adeguate, benefit, smart-working, orari flessibili (gli uffici chiudono alle 14 il venerdì).

L’impegno per la comunità si concretizza altresì attraverso il sostegno a cooperative sociali, la sponsorizzazione di eventi, la promozione della cultura e la valorizzazione del patrimonio artistico italiano.

Numerosi sono gli sport che vedono il supporto di Rigoni di Asiago, come la corsa, il basket, la vela, il golf.

Un’altra importante partecipazione è quella legata al progetto TREE NATION, nato per sanare la tragica deforestazione che sta colpendo il pianeta. Un progetto imprescindibile per garantire la sopravvivenza delle specie terrestri che vivono nelle foreste tropicali.

Solidarietà è anche quella dedicata al nuovo Laboratorio Socio-Occupazionale della Cooperativa dell’Altopiano Asiago 7C, progetto impegnato a favorire l’inclusione sociale e gli sbocchi occupazionali soprattutto a persone in difficoltà. Il tutto in sinergia con il Servizio di inserimento Lavorativo Area Svantaggio (SILAS) dell’Azienda Sanitaria ULSS7 Pedemontana oltre agli altri servizi sociosanitari del territorio. Rigoni di Asiago collabora avvalendosi proprio della Cooperativa per il confezionamento e l’assemblaggio di confezioni speciali dei suoi prodotti.

In occasione dell’evento celebrativo del 24 maggio per il suo centenario, Rigoni di Asiago ha rivolto inoltre un invito speciale agli istituti scolastici dell’Altopiano. “Siamo fermamente convinti che investire sulle nuove generazioni sia la chiave per una società più consapevole e un futuro migliore, perché, solo puntando sui giovani e offrendo loro gli strumenti per un percorso di crescita adeguato, possiamo migliorare il mondo in cui viviamo”. Questo è il messaggio con cui Andrea Rigoni ha invitato i rappresentanti scolastici a partecipare all’evento per dimostrare loro la sua vicinanza. Durante la cerimonia verrà consegnato infatti alle scuole del territorio un contributo, come gesto simbolico di stima e di gratitudine.

Arte e impresa – “Ritengo che fare impresa oggi significhi avere una visione più ampia rispetto a quello che limita l’attività di imprenditore al puro e semplice sviluppo della sua azienda. Ci sono ambiti, quali ad esempio l’arte e la cultura, che un’industria illuminata deve fare propri, rispondendo a quel senso di responsabilità sociale che chi partecipa all’economia di un Paese non può e non deve ignorare”, così dichiara Andrea Rigoni.

Qualità, rispetto dell’ambiente e amore per l’arte. Il progetto “La natura nel cuore di…”, in collaborazione con Fondaco Italia, è cominciato nel 2015 con l’importante intervento di recupero dell” “Atrio dei Gesuiti”, l’entrata storica del prestigioso palazzo milanese di Brera. A seguire, nel 2016/2017, il restauro della statua originale di “San Teodoro”, patrono di Venezia, a Palazzo Ducale e, nel 2018, il restauro della fontana “Venezia sposa il mare”, nel cortile di Palazzo Venezia, a Roma. E, ancora, nel 2019, il restauro della chiesa rupestre di “San Giovanni in Monterrone”, nella splendida Matera e, nel 2020, dei dipinti delle lunette lato est e angolo sud del “Chiostro Grande di Santa Maria Novella” a Firenze, per giungere infine nel 2021/2022, a Bergamo, con il restauro della “Fontana Contarini” in Piazza Vecchia.

Oggi, è il turno di Napoli, la settima tappa di un percorso che può definirsi un museo itinerante attraverso il nostro Paese. L’opera, oggetto del restauro, sarà la “Fontana di porfido rosso”, al MANN – Museo Archeologico Nazionale.

Tre “Special Edition” per il centenario – “Natura magistra vitae”, la natura è maestra di vita. Quale massima migliore per definire la filosofia produttiva di Rigoni di Asiago? Così, per celebrare 100 anni vissuti con la natura nel cuore, l’azienda ha realizzato un’edizione limitata per tre suoi prodotti di punta: Fiordifrutta Piccoli Frutti di Bosco, Nocciolata Crema al Cacao e Nocciole e Mielbio Lampone. Tre ricette speciali da gustare e, perché no, anche da collezionare!

A cura di Lucia Villa – Foto Redazione

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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