Grazie ad un gruppo di ricerca internazionale, comprendente i Politecnici di Milano e Torino, l’università di Pisa e Cnr, accanto al museo Egizio del Cairo, l’università del Fayoum e la società XGlab, si è scoperto che il materiale che compone la lama di uno dei due pugnali trovati con la mummia di Tutankhamon, è di origine meteoritica.

All’epoca del faraone vi erano infatti innumerevoli meteoriti caduti sul deserto egiziano, al punto che ancora oggi è facile trovarli.

Il risultato è stato pubblicato sulla rivista Meteoritics and Planetary Science.

Lo studio risolve una questione dibattuta a lungo tra gli studiosi, fin dalla scoperta del pugnale sul corpo della mummia nel 1925 da parte dell’archeologo Howard Carter. L’analisi chimica eseguita nel dicembre 2014 con la tecnica della fluorescenza di raggi-X, indicava che la lama di ferro del pugnale conteneva nichel (10%) e cobalto (0.6%) in concentrazioni osservate solitamente nelle meteoriti metalliche.

Lo studio, ha inoltre confermato come gli antichi Egizi attribuissero un grande valore al ferro di origine meteoritica, usandolo per la produzione di oggetti preziosi. L’elevata qualità della manifattura della lama testimonia infine l’alto livello raggiunto nella lavorazione del ferro già all’epoca di Tutankhamon.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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