Prosegue la corsa del prezzo del gas al mercato di Amsterdam, che continua a macinare record su record: ora scambiato a 283 euro al megavattora: i contratti “futures” su settembre balzano oltre il 15,5%. Secondo gli analisti, è la conseguenza del nuovo stop al flusso sul gasdotto Nord Stream, annunciato dalla compagnia russa Gazprom.

Il tweet del quotidiano tedesco Der Spiegel: “Il Canada dovrebbe diventare un importante fornitore di energia per la Germania, che è il motivo per cui il Cancelliere Federale Scholz ed il Ministro dell’Economia Habeck sono a Montreal”.

La preoccupazione della Germania, con il cancelliere Scholz ed il ministro dell’economia Habeck in visita in Canada per rafforzare – secondo i media tedeschi – le partnership strategiche sull’energia. L’allarme dal ministro: “Abbiamo ancora un inverno molto critico davanti a noi: dobbiamo aspettarci che Putin riduca ulteriormente il gas“, mentre continua la corsa agli stoccaggi dei paesi europei maggiormente dipendenti dal gas di Putin (inclusa l’Italia).

GazpromGetty Gazprom

Dall’annuncio di Gazprom i prezzi hanno continuato a salire in modo vertiginoso nel luogo principe. dove si decide il prezzo del gas per l’Europa: il mercato di Amsterdam: venerdì scorso, la compagnia russa aveva annunciato lo stop alle consegne attraverso il gasdotto Nord Stream 1 per tre giorni, dal prossimo 31 agosto al 2 settembre, ufficialmente per “manutenzione”, ma è una interruzione che condiziona pesantemente le forniture del gas all’Europa. Oggi il future di settembre – sulla piattaforma Ttf di Amsterdam – ha aperto già con prezzi record – guadagnando l’11,4% a 272,4 euro per megawattora – ma non accenna a diminuire la sua corsa.

stazione gasdotto Nordstream 1 Jens Büttner/picture alliance via Getty Images stazione gasdotto Nordstream 1

Tramite il Nord Stream, la Russia rifornisce l’Europa di gas naturale, elemento centrale nella produzione di energia elettrica per molti Paesi continentali. Con le previsioni sui contratti per i prossimi mesi, si tratta di un costo difficilmente sostenibile per alcune filiere produttive europee (e per le famiglie): il prezzo al mercato olandese, influenza direttamente il costo del gas (e dell’energia) su tutta l’economia.

Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa nonché voce ultra-caustica del Cremlino, ha commentato il prezzo record toccato dal gas. “Gas: 2.800 dollari per mille metri cubi – scrive Medvedev su Telegram -. Sembra che solo Scholz, che sta cercando benzina in Canada, riesca ancora a lavarsi per bene. Cosa accadrà al prezzo alla fine dell’anno? 3.000 dollari? 4.000 dollari? Chi offre di più, signori?” aggiunge Medvedev, ponendo una domanda retorica: “Chi è il migliore?”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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