L’anno nuovo non è certamente iniziato sotto un buon auspicio per i nostri giovani: sono già 85 i morti sulle strade nei fine settimana, un aumento che nessuno poteva prevedere dopo il Covid, nemmeno quelle famiglie che oggi si stringono intorno a un dolore immenso. Ogni giorno, ogni notte gli incidenti stradali sono da considerare maledetti.

Spesso le cause sono per assunzione di droga, alcol, mix di psicofarmaci, distrazioni dal cellulare, ma anche per provare l’adrenalina dell’alta velocita’ in percorsi pericolosi, poco illuminati e senza adeguate segnaletiche con lampeggianti.

La drammaticita’ di questi incidenti mortali con a bordo il guidatore appena maggiorenne e gli amici minori e’ anche la conseguenza che non esiste nelle scuole, come in altri paesi europei, nel Regno Unito, in Svezia, un adeguato insegnamento alla guida, a come arrivare con coscienza all’esame della patente da principiante.

In Italia occorrerebbe una nuova norma con l’autorizzazione di poter guidare un automezzo di piccola cilindrata che non superi i 60 Km orari, fino al ventunesimo  anno di eta’, cio’ consentirebbe di salvare tanti ragazzi che potrebbero continuare a sorridere fino alla vecchiaia e dare gioia ai genitori che non vorrebbero mai ricevere una telefonata terribile che fa cadere tutte le certezze di come continuare a vivere.

Simone Tripodi

Il Direttore responsabile Simone Tripodi – Foto Imagoeconomica

 

 

Il Direttore Simone Tripodi

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