Crollano i rendimenti dei titoli di Stato in tutto il mondo, con gli investitori che scommettono su una virata nella politica monetaria restrittiva delle banche centrali allo scopo di disinnescare i rischi di contagio legati al fallimento di Siliconi Valley Bank. Gli strappi più importanti si registrano sui titoli di Stato a due anni dell’Eurozona, con il rendimento del Bund tedesco che scende di 44 punti base e quello dell’Oat francese di 46 mentre per il Btp il calo è ‘contenuto’ a 29 punti. I trader vedono il terminal rate della Bce ‘collassare’ al 3,56%. Gli effetti si vedono anche sull’euro che riduce allo 0,25% il rialzo sul dollaro, con cui scambia a 1,067. Le preoccupazioni per nuovi casi Svb tra le banche regionali americane si materializzano a Wall Street dove First Regional Bank cede oltre il 60% nel pre-trading, nonostante le rassicurazioni sulla sua posizione di liquidità. Hsbc, che ha rilevato la filiale britannica dei Svb per una sterlina cede il 3,4%. A dare la misura del grado di paura sui mercati è l’indice Vix, che misura la volatilità a Wall Street, balzato ai massimi dallo scorso ottobre.

Gli effetti si fanno sentire anche sulle Borse europee che crollano nonostante le misure di emergenza prese negli Stati Uniti per far fronte al fallimento dell’istituto americano, per evitare che la crisi contagi il sistema bancari. Gli investitori restano preoccupati per un possibile effetto domino. Parigi cede il 2,79%, Francoforte arretra del 3,03% e Londra perde il 2,32%. Milano, maglia nera, lascia sul terreno il 4,34%%.

L’ eurogruppo in programma oggi “discuterà” anche del crac della banca, ha affermato, in un’intervista a Bloomberg Tv, il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe. Il ministro delle finanze francesi, Bruno le Maire, non vede però rischi di contagio per le banche del paese dal crollo di Svb visto che il settore “è solido”. Parlando a France Info, il ministro ha spiegato che “quello che è successo negli Stati Uniti è unico, con una banca che è esposta esclusivamente al settore tecnologico. Non c’è un allarme specifico per il settore bancario francese, certamente stiamo seguendo la vicenda strettamente” ha aggiunto.

Un alto funzionario Ue, citato dall’agenzia LaPresse, riferisce inoltre che sono incorso indagini sugli effetti della crisi sull’Europa: “Stiamo guardando ai dati ma penso che noi siamo un po’ più protetti perché non abbiamo beni”, afferma, ricordando però  che “l’ultima volta che una banca Usa ha avuto una crisi è stato l’inizio di qualcosa di più complesso”.

Il titolo Credit Suisse ha raggiunto un nuovo minimo storico nelle prime contrattazioni alla borsa svizzera sulla scia delle turbolenze che stanno interessando tutto il settore bancario. Le azioni della banca svizzera sono crollate di oltre l’8% e sono state scambiate a 2,29 franchi svizzeri (2,50 dollari) per azione, in calo rispetto al minimo precedente di 2,41 franchi per azione raggiunto venerdì.

L’ autorità di vigilanza bancaria tedesca Bafin ha congelato le attività della filiale tedesca della Silicon Valley Bank in seguito al fallimento dell’istituto californiano e ha osservato che la filiale non ha “alcuna rilevanza sistemica”.  L’organo di vigilanza tedesco ha spiegato: “La situazione critica della filiale tedesca della Silicon Valley Bank non costituisce una minaccia per la stabilità finanziaria” perché “non è di importanza sistemica”.

A cura di Renato Lolli – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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