Prima di seguire Cesena – Ravenna, ho guardato le nostre colline dove vivono molti produttori di mosto. E, senza la mascherina, libero di respirare l’aria che sorvola le sponde del Savio, mi sono detto che in caso di vittoria dei bianconeri, avrei stappato una bottiglia di Albana dolce.

Per tutto il primo tempo, a parte qualche emozione creata dal solito scatenato Bortolussi, che costringe l’arbitro Longo ad espellere il difensore del Ravenna Jidayi, per un bruttissimo fallo da dietro, proprio sul capocannoniere di casa lanciato a rete, di gol da segnalare all’esterno del Manuzzi non ce ne sono. Eppure il “pallino” è sempre stato tra gli scarpini dei giovani di Viali.

Campo stregato ancora una volta, mi sono domandato mentre le due formazioni tornavano verso gli spogliatoi per un thè caldo?
Tutto è possibile, ma nella ripresa, mi sono risposto con la superiorità numerica il Cesena di questa sera ha le corde giuste per fare una scalata come contro il Fano.

Si riparte, con il cavalluccio che alza sin dai primi minuti il suo baricentro, il Ravenna è chiuso, non ha idee ed è costretto a difendersi con lanci del pallone lontano, ma che cade ripetutamente pochi metri dopo il centrocampo. La spinta dei padroni di casa aumenta minuto dopo minuto di intensitĂ  fino al quarto, quando un eurogol all’incrocio dei pali di Ciofi, sblocca il risultato.

Si fa festa, intorno al compagno e si torna a giocare nel verde campo metallico, con i giallorossi in ginocchio e la formazione di casa che non si stanca di attaccare alla ricerca della seconda marcatura che metterebbe al sicuro l’incontro. L’occasione arriva nei piedi di Russini in contropiede ma spreca tutto solo davanti al portiere. Allora viali capisce che è arrivato il momento di sostituire Capanni per dare fiducia a Koffi. La sostituzione è azzeccata. Il Cesena corre come Mir, vuole il raddoppio, raddoppio che arriva al ventiseiesimo con Ardizzone… Ma non è finita, passano tre giri d’orologio e il nuovo entrato Koffi sfonda la porta difesa da Tonti. E sono tre… i romagnoli devoti a Dante Alighieri, sono nell’inferno ed in inferioritĂ  numerica appare a tutti impossibile poter recuperare.

Ed è proprio così, perchè tre minuti dopo la mezz’ora del secondo tempo il Cesena ha ancora fame; cala infatti il poker con Ardizzone autore di due reti e che alla fine risulterĂ  tra i migliori sul terreno di gioco.
Il Ravenna viene carbonizzato e dopo questa botta, il tecnico Buscaroli entra in zona rossa.

Per il Cesena, invece, con il derby tutto suo, dopo l’emergenza, la terapia intensiva, oggi, appare lontana.
Si chiuderĂ  novembre con la trasferta di Matelica e un nuovo derby sotto il Monte, ospite il Modena dalle grandi ambizioni.

Due test molto importanti per capire se i bianconeri vogliono mantenere il passo play-off.

E, adesso, stappo… Cin Cin Cesena!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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