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All’interno delle forze di polizia esistono medici pronti a sostenere la sanità nazionale contro il Covid-19?

Stiamo vivendo un momento particolare, sicuramente tra i peggiori della nostra generazione. In generale il Ministero degli Interni ha messo in campo dai primi istanti della crisi tutte le risorse disponibili per fronteggiare un’emergenza sanitaria le cui dimensioni globali all’inizio non erano ancora ben definite e percepite. In particolare i medici della Polizia di Stato sono stati coinvolti sin dal gennaio scorso nella gestione dell’epidemia da coronavirus all’interno della task-force interministeriale costituitasi presso il Ministero della Salute e nel correlato tavolo della Commissione Tecnico Scientifica. È stata predisposta una macchina organizzativa complessa che si è mossa in sinergia con il Ministero della Difesa, il Ministero degli Esteri, il Ministero della Salute e la Protezione Civile.

Un impiego di tutte le parti civili e militari per fronteggiare l’emergenza coronavirus. L’imponente intervento ci fa capire l’impegno messo in campo da ogni singola Forza Armata e di Sicurezza, con vertice il Comando Operativo Interforze che ha assicurato il controllo di tutte le operazioni. L’emergenza sanitaria, la cui gestione è stata affidata all’Ispettorato della Sanità, è evidenziata dalla presenza qualificata di tutti i medici, infermieri e operatori sanitari militari e non che, con la consueta abnegazione, hanno supportato i propri dipendenti e quelli della sanità civile, ben consapevoli di mettere a rischio la propria vita. Un impegno a 360 gradi, per questo è importante rilevare l’attività̀ che, in un momento di crisi, anche economica, ha fatto uno sforzo enorme nelle procedure amministrative finalizzate al pagamento delle aziende fornitrici di beni e servizi. Questa sfortunata esperienza, come in molte altre occasioni emergenziali, dimostra come le forze del “Sistema Paese” siano in grado di cooperare con efficacia a favore del bene comune.

I medici della Polizia di Stato si sono messi a disposizione e hanno risposto con tempestività a ogni richiesta della Nazione e degli organi deputati alla gestione dell’epidemia. È importante comprendere gli effetti positivi prodotti dalla sinergia interistituzionale, in un momento nel quale i medici e gli infermieri della Polizia di Stato hanno sviluppato, in pochissimo tempo, strette relazioni di vicinanza con tutti gli operatori impegnati negli ospedali e dai quali hanno ricevuto un concreto apprezzamento. La sinergia con le popolazioni colpite ha visto nelle uniformi dei medici e infermieri che li hanno aiutati un chiaro e tangibile segno della presenza dello Stato e delle Istituzioni. Per tutto questo “ONORE AL MERITO”. 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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