Nel 1960, in seguito alla scomparsa di alcuni gruppi musicali che hanno calcato le scene musicali per breve tempo nella città di Huston, formazioni chiamati “The Swingsters” e “Nite Howks“, il pianista Joe Sample, il batterista Stix Hooper, il sassofonista Wilton Felder e il trombonista Wayne Henderson, si trasferirono in California a Los Angeles. Dopo aver cambiato il nome alla loro formazione in “The Jazz Crusaiders“, il gruppo firmò con la label Pacific Jazz Records un contratto, dove rimasero legati per tutti gli anni Sessanta. La formazione comprendeva una sezione fiati in prima linea, due tromboni, un sax tenore, il suono della formazione era radicato nello stile dell’Hard-Bop con un’enfasi sul Rhythm’s and Blues e sul Soul.

Nel tempo il gruppo abbrevia il suo nome in “The Crusaiders” nel 1971 e adotta uno stile Jazz-Funk. Hanno inoltre inserito nell’organico il basso elettrico e la chitarra elettrica. Il bassista Robert “Pops” Popwell e il chitarrista Larry Carlton si uniscono alla band e apparvero per la prima volta nelle opere discografiche per gran parte degli anni Sessanta. Con questo nuovo stile arrivò una maggiore appeal crossover e le registrazioni del gruppo iniziarono ad apparire nelle classifiche di Billboard. L’opera del successo commerciale arrivò con il brano “Street Life” del 1979, eseguito dalla cantante Randy Crawford, che raggiunse la diciottesima posizione nelle classifiche degli album e la traccia del titolo entrò nella Top Ten della classifica Rhythm’s and Blues e al numero 36, nella classifica Hot 100 di Billboard.

Nel 1975, dopo l’uscita del loro ventottesimo album, Henderson lasciò il gruppo per intraprendere la carriera solistica a tempo pieno come produttore discografico. La sua partenza creò un vuoto cambiando definitivamente il carattere della formazione. Un’altro membro della band, lasciò nel 1983, segnando così la fine del periodo di maggiore influenza artistica musicale e di successo. Nel 1991 con Joe Sample e Felder gli unici membri rimasti, si presentarono al pubblico con una nuova opera discografica, pubblicando “Healing the Wounds”. Questo progetto raggiunge il numero uno nella classifica Top Contemporary Jazz e il numero settantaquattresimo della Billboard duecento.

Il gruppo dei The Crusaiders non pubblicò più opere discografiche durante il decennio, perché il pianista Joe Sample si concentrò su una carriera solistica pubblicando a suo nome opere discografiche. Henderson, che aveva lasciato la band nel 1975, fece rivivere il soprannome di “Jazz Crusaiders”. La band di Happy Again includeva il membro fondatore Wilton Felder e l’ex chitarrista dei The Crusaiders, Larry Carlton. La nuova formazione dei “Jazz Crusaiders” pubblica una serie di opere discografiche alla fine degli anni Novanta, ma la musica non assomigliava più allo stile acustico e Hard-Bop del gruppo originario, enfatizzando invece suoni di sintetizzatori e di campionamenti, elettronica e drum-machine nello stile dello Smoth-Jazz, Rap e Rhythm’s and Blues.

All’inizio del nuovo Millennio la formazione dei “The Crusaiders” ritornò ancora in auge e pubblicò l’opera discografica “Rural Renewall“, in questa occasione due grandi chitarristi sono stati ospitati al progetto, si tratta di Ray Parker Jr., ed Eric Clapton, il primo americano, giovane musicista che suonò nella The Love Unlimited Orchestra del Maestro Barry White, ed il secondo Eric Clapton inglese Maestro del Blues nero e soprannominato slow hand, la mano lenta. In quello stesso anno la formazione guidata dal musicista Henderson pubblicò l’opera discografica “Soul Axess“.

Nell’aprile del 2010, il pianista Joe Sample annunciò un tour di riunion, con i musicisti Wayne Henderson e Wilton Felder. Ma destino della vita Wayne Henderson morì il 5 aprile del 2014, e Joe Sample morì a Huston il 12 settembre del 2014, Wilton Felder morì il 27 settembre del 2015.

Si si spense così questa formazione che tra gli anni Sessanta, Settanta, Ottanta e una parte del nuovo Millennio, portò avanti un stile personalizzato cercando di rimanere al passo coi tempi.

A cura di Alessandro Poletti esperto di musica jazz – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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