Stavolta c’è la matematica a togliere ogni dubbio e a conferire la grande ufficialità: Lewis Hamilton è, per la 4° volta in carriera, campione del mondo di Formula 1.
Lo è dopo una gara difficile, quella di ieri in Messico, nella quale l’inglese, dopo una partenza semplicemente stellare, è stato coinvolto in un contatto con Vettel.
Entrambi sono scivolati nello retrovie e hanno dovuto condurre una gara tutta in rimonta.
La corsa è stata spettacolare e avvincente soprattutto grazie a loro, visto che davanti grandi novità non ci sono state.
Verstappen, partito dalla Pole ha effettuato anche lui una partenza magnifica, resistendo agli attacchi di “Seb” e stavolta in maniera pulita, dimostrando, come si era già visto che le qualità ci sono tutte.
E’ infatti l’olandese a condurre la corsa in scioltezza arrivando al traguardo e ottenendo la vittoria davanti a Bottas e Raikkonen, giunto terzo grazie ad una strategia che si è rivelata vincente.

Ma torniamo, doverosamente al testa a testa tra i due contendenti.
Vettel dopo un’interminabile e grintosa serie di sorpassi, arriva, a un paio di giri dalla fine al 4°posto, ma recuperare 23 secondi da Raikkonen in due tornate e chiedere al finlandese di rallentare per far passare il suo compagno di squadra, sembrava inammissibile, data la distanza siderale.

Hamilton, dopo qualche giro di assestamento ha cominciato a fare la sua gara, scalando posizioni su posizioni, fino a raggiungere il 10° posto.
Consapevole che per il ferrarista sarebbe stata dura arrivare a podio, il pilota Mercedes ha cominciato a spingere, fino ad arrivare dietro i tubi di scarico di Fernando Alonso, con cui ha ingaggiato un duello spettacolare per la nona posizione, che gli sarebbe valsa il titolo.
Lo spagnolo, reduce dai trascorsi in Ferrari, e non proprio simpatizzante di Hamilton, ha fatto quello che ha potuto, ma lo stra potere Mercedes era troppo superiore.

Vittoria del mondiale dunque conquistata, con merito, con buona pace di Vettel e dei ferraristi che ci riproveranno l’anno prossimo, anche se per vincere un titolo servirà ben altra costanza.
Prossime due gare, servono solo da siparietto per concludere una stagione che comunque è stata avvincente e complessivamente combattuta.

A cura di Giacomo Biondi
Foto di In Terris

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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