La Figc ha scelto il tecnico campione d’Italia e Gravina non torna indietro, ma la questione clausola alimenta i dubbi di Spalletti: l’alternativa è Antonio Conte.
La scelta è fatta e per quanto sta nelle intenzioni della Figc, non si torna indietro: Luciano Spalletti, per il presidente Gabriele Gravina, è il nuovo c.t. della Nazionale, e glielo ha detto con chiarezza durante il loro primo incontro. Anche Spalletti vuole allenare la Nazionale, diciamo che la vorrebbe fortemente. Ma nelle ultime ore è assillato da dubbi che prescindono, o comunque sono ulteriori, rispetto alla questione legale ed economica legata alla “famosa” clausola che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, pretende sia pagata per liberarlo e permettergli di accettare l’incarico di c.t. dell’Italia.
Ma si tratta di dubbi che proprio da questa vicenda sono alimentati: perché da quel braccio di ferro è nato un clima che non piace a Spalletti. Prese di posizione anche di esponenti politici, rumors striscianti che alimentano sospetti sul fatto che il Napoli possa rischiare ripicche da parte della Figc.
O che Spalletti possa trovarsi in difficoltà nella gestione dei convocati in azzurro del Napoli. Spalletti è legatissimo alla città a cui ha regalato lo scudetto dopo 33 anni, ha il Napoli tatuato sulla pelle: non vorrebbe mai trovarsi contro una piazza che ama. Ma soprattutto considera legittimo per un tecnico che accetta una carriera di c.t. poterla affrontare con larga approvazione, accompagnato da consensi e non da problematiche extra campo.
A cura di Roberto D’Orazi – Foto Lapresse