L’ 11 marzo 1985 in Unione Sovietica Mikhail Gorbaciov viene eletto segretario generale del PCUS, la carica più alta nella gerarchia del partito e del paese. La sua elezione, avvenuta il giorno dopo la morte a seguito di una lunga agonia, di Konstantin Ustinovič Černenko, è destinata a diventare una chiave di volta per le sorti dell’Unione Sovietica.

Nato da una famiglia di contadini, il giovane Gorbaciov lavora per qualche anno in una stazione di trattori e poi parte per Mosca dove si laurea in legge nel 1955, ottenendo successivamente una seconda laurea per corrispondenza in agricoltura. Rientrato a casa, ottiene un primo incarico nel Komsomol, l’organizzazione della gioventù comunista, e in seguito dirige il comitato cittadino e regionale del PCUS. Acquisita una solida esperienza in campo economico e, soprattutto, nella tecnica agricola, viene chiamato a Mosca nel 1978 da Breznev, nella segreteria del Comitato centrale. Due anni più tardi entra a pieno titolo, nel Politburo e grazie ad Andropov diventa il grande supervisore dei piani economici occupandosi della selezione dei quadri di partito.
Alla morte di Andropov viene siglato il compromesso decisivo: a Cernenko il potere e la poltrona di segretario generale.

Distintosi per aver raggiunto il successo politico in un’età relativamente giovane (54 anni) grazie alla sua energia e al suo carisma, Gorbaciov è riuscito a sconvolgere la vita pubblica del Paese in un breve lasso di tempo. Dopo aver avviato il processo di cambiamento dell’Unione Sovietica, grazie alla “Perestrojka”, ha mutato in modo radicale la società del suo Paese: il nuovo sistema di pensiero ha giocato così un ruolo decisivo nel porre fine alla Guerra Fredda. Obiettivo raggiunto attraverso la scelta di interrompere la corsa agli armamenti; scelta resa possibile dall’audace ed estremo tentativo di Goraciov di riformare l’economia e la politica, ristrutturare il Partito e lo Stato, cambiare indirizzi e compiti della diplomazia e delle forze armate.

Il periodo di distensione successivo a tali eventi, è culminato nella caduta del muro di Berlino, nel 1989.
Successivamente, il 15 marzo 1990, il Congresso dei rappresentanti del popolo dell’URSS – il primo parlamento costituitosi grazie a delle libere elezioni nella storia dell’Unione Sovietica – ha eletto Gorbaciov Presidente.

Tuttavia solo un anno dopo, nel dicembre del 1991, rassegna le sue dimissioni da Capo dello Stato.
Nel corso della sua vita oltre alla carriera politica, si è distinto anche per essere stato insignito del Nobel per la pace (1990), e per aver ottenuto molte altre onorificenze e riconoscimenti sovietici e internazionali.

articolo a cura di Franco Buttaro – Foto Imagoeconomica

scrivi a: [email protected]

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui