Saranno dunque i figli d’Albione, padroni di casa, ad affrontare gli azzurri per il titolo di Campione d’Europa, domenica alle 21,00, nel tempio del calcio inglese, lo Stadio di Wembley.
Non ce l’hanno fatta i bravissimi danesi a ripetere il miracolo del 1992, ma sono stati avversari degni fino in fondo del percorso fatto, pur dopo il dramma di Eriksen; avrebbero meritato quantomeno la finale, i ragazzi di Hjulmand, come d’altra parte la Spagna, ma ci sarà certamente una prossima occasione.
Gli inglesi questa volta hanno subito una rete, la prima del Torneo, ma ciò non cambia di nulla il fatto che sono una formazione compatta, magari non spettacolare, ma pericolosissima, anche per l’Italia, che dovrà stare attenta non solo a capitan Kane, ma anche a quella “freccia” di Sterling e più in generale ad una compagine che ormai non gioca solo più sulla …. palla lunga e pedalare.
Southgate ha a disposizione una rosa di qualità , con molti più titolari degli undici da mandare in campo; vero che si parla di una Nazionale, ma spesso pure in compagini dalla grande tradizione, ci sono titolari e riserve, mentre nel caso dell’Inghilterra il discorso è praticamente identico a quello della nostra formazione, sono ameno una ventina i ragazzi intercambiabili, senza diminuire la qualità della formazione in campo.
Sarà durissima la sfida di domenica, magari meno bella di quelle cui abbiamo sin qui assistito, data la posta in palio, ma certamente interessantissima; giocare in casa avrà il suo peso senza ombra di dubbio per Kane e compagni, ma non credo che gli azzurri si faranno intimorire dall’ambiente, anzi, sarà uno stimolo in più per tornare a casa con il Trofeo da esibire con orgoglio e merito.
L’Inghilterra o l’Italia, sarà comunque un vincitore degno di questa bella edizione dei Campionati, anche se preferiremmo che fosse la pizza e non il fish and chips il piatto tradizionale con cui festeggiare.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Getty Image
