Sarà l’Inghilterra a sfidare l’Italia nella finale di Euro 2020 in programma domenica a Londra. Nella semifinale infatti i padroni di casa hanno battuto con il risultato di  2-1 ai supplementari una Danimarca mai doma in mezzo al campo e tra le linee difensive e si regalano così la prima finale di un europeo della sua storia antropologica calcistica.

Applausi dunque anche ai danesi, protagonisti di un campionato europeo davvero di alto livello che nel primo tempo avevano addirittura accarezzato il sogno proibito.

Ma non poteva esserci una finale migliore a Wembley  tra i “tre leoni” e un “asino alpino tricolore” capace di arrampicarsi  sulle rocce per difendere i confini europei. Si, perchè tutta l’Europa per la prima volta tiferà per l’Italia di Roberto Mancini contro quel Regno Unito che per mano e per bere di Boris Johnson ha lasciato Bruxelles… Questa finale dunque apre e non di poco anche scenari e strascichi politici al di là di ogni rivalità calcistica che conta pure per i prossimi MONDIALI. E, sarebbe magnifico se gli azzurri facessero il pieno per i nostri connazionali che sudano, lavorano in Gran Bretagna dove nessuno ti regala niente compresa la sanità speculativa sopra anche ad un tampone.

Ma torniamo alla partita di ieri sera che non è stata bellissima sotto l’aspetto del gioco,  ma ha pur sempre regalato qualche perla per gli occhi dei tifosi.

Sintesi – Il C.t. inglese Southgate recupera Saka e lo schiera dal 1′. In avanti Kane terminale offensivo con Mount e Sterling alle sue spalle.

Hjulmand si affida a Dolberg e al talento di Damsgaard.

Inghilterra col 4-2-3-1: Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Rice, Phillips; Saka, Mount, Sterling; Kane. La  Danimarca risponde col 3-4-3: Schmeichel; Christensen, Kjaer, Vestergaard; Stryger Larsen, Hojbjerg, Delaney, Maehle; Braithwaite, Dolberg, Damsgaard.

Inizio dirompente con l’Inghilterra che prova a dettare i ritmi della  partita e la Danimarca che quando riesce a sviluppare il suo gioco in velocità sugli esterni mette i brividi. Subito dopo sei minuti assist di Kane per Sterling che però non ci arriva di poco. Ci prova ancora Sterling, Schmeichel blocca senza problemi con l’orologio che segna il primo quarto d’ora. Un minuto dopo  fa tutto da solo Kane con un tiro da oltre 20 metri, palla però alle stelle. Arriva un dooppio tentativo danese, ma prima Hojbjerg e poi Braithwaite non trovano mai la porta. Gran giocata di Damsgaard al 25’ che al termine di una prolungata azione, prova a beffare Pickford con un destro a giro che sfiora l’incrocio.

Ma è il preludio al vantaggio danese. Al 30’ infatti con una gran punizione da oltre 25 metri, Damsgaard infila Pickford con una parabola velenosissima, 1-0 Danimarca e primo gol subìto dall’Inghilterra in questo europeo.  Gli inglesi provano a non perdersi d’animo e vanno vicini al pari al 38’ ma Sterling, su assist di Kane, ‘centra’ in pieno Schmeichel. Un minuto e arriva il pari Inghilterra: bella azione a destra da Kane a Saka che mette in mezzo, Kjaer nel tentativo di anticipare il tap-in a botta sicura di Sterling, infila nella sua porta, è 1-1 (39’).

Nella ripresa ritmi ancora alti. – Ci prova Maguire di testa su punizione di Mount, Schmeichel è attento e devia (55’) salvando la propria porta. La risposta danese sui piedi di Dolberg, blocca Pickford (59’). Gli inglesi provano ad aumentare i giri. Arriva il triplo cambio tra i danesi per avere più freschezza atletica: dentro Wass, Poulsen e Norgaard, fuori Stryger Larsen, Damsgaard e Dolberg (67’). Tra i britannici c’è l’atteso Grealish per Saka (68’).  Brividi per la Danimarca su un cross di Mount, ma Schmeichel smanaccia in angolo (73’). Phillips ci prova da lontano, tiro molto forte, ma palla a lato (79’).

Il Ct danese Hjulmand completa i cambi inserendo prima Andersen (per Christensen al 79’) e poi Jensen (per Delaney all’88’). L’Inghilterra attacca a testa bassa, ma non passa e si va ai supplementari.   Subito un grande intervento di Schmeichel che devia in tuffo un diagonale dello scatenato Kane (94’). Doppio cambio Inghilterra al 95’ con Henderson e Foden per Rice e Mount. E’ assedio degli inglesi che ci provano, senza fortuna, con Maguire, Grealish e Sterling. Al 102’ l’arbitro olandese Mekkelie concede un rigore che visto a velocità di gioco non pare esserci per un fallo in area su Sterling. Dal dischetto va il capitano Kane che si fa respingere il tiro da Schmeichel, ma sulla ribattuta l’attaccante del Tottenham è il più lesto di tutti e deposita il pallone in fondo alla rete. Inghilterra di nuovo in vantaggio (104’). Nella Danimarca esce Vestergaard per Wind (105’).

A inizio del 2° supplementare Southgate sostituisce Grealish, che era entrato al 69’, per Trippier al minuto 106. La Danimarca, con le poche energie rimaste, si getta in avanti a caccia del nuovo pari. Ma l’Inghilterra controlla senza troppi patemi d’animo, sfiora addirittura il tris con Sterlign mai domo e si regala la prima finale europea della sua lunga storia, dove il calcio ebbe inizio.  E questa volta non sarà della serie arrivano gli inglesi, ma l’invasione degli italiani che hanno espresso il miglior gioco assoluto in questo campionato tra una brexit che tuona come una guerra pallonara.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Getty Image 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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