La corruzione è come “un furto di democrazia”, un male che “crea sfiducia, inquina le Istituzioni, altera ogni principio di equità, penalizza il sistema economico, allontana gli investitori e impedisce la valorizzazione dei talenti”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una nota diffusa in occasione della Giornata mondiale contro la corruzione. Sconfiggere questo male che il Capo dello Stato paragona ad un cancro è possibile: “occorre rafforzare l’azione educativa, a partire dalle famiglie, dalle scuole, dai corpi intermedi. Così cresce e si rafforza la democrazia”. I più deboli sono i più colpiti “L’opacità e il malfunzionamento degli apparati pubblici e di giustizia – scrive Mattarella – colpisce ancor di più i poveri e le persone deboli, crea discriminazioni, esclusioni, scarti, distrugge le opportunità di lavoro. Sulle pratiche corruttive prosperano le organizzazioni criminali e la mafia, che soffocano le speranze dei giovani. Si può e si deve reagire – evidenzia – a questa inaccettabile forma di oppressione. Sconfiggere le mafie è alla nostra portata”. La corruzione è cancro che può essere sconfitto “Corruzione, complicità e illegalità – ha sottolineato – non sono fenomeni connaturati alle nostre società. È vero piuttosto che occorre essere attivi in questo campo, che dobbiamo porci obiettivi elevati sul piano della moralità pubblica e del senso civico”. Per il Capo dello Stato “sconfiggere la corruzione, spezzare le catene della complicità, liberare la vita sociale da questo cancro è possibile”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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