Un femminicidio ogni tre giorni, nel 65% dei casi di donne che avevano denunciato alle autorità il proprio aguzzino. Il problema delle violenze coniugali e domestiche in Francia non è meno grave che da noi. E proprio per rispondere a questa emergenza, dal 2019 il Governo ha messo in piedi un piano interministeriale per cercare di far calare i numeri delle violenze. Ne fanno parte anche due strumenti tecnologici, che abbiamo potuto vedere presso il ministero della Giustizia a Parigi.

Il primo è il “téléphone grave danger” (TGD), all’apparenza un normale smartphone con GPS, che però è in contatto diretto con un call center dedicato – attivo 24 ore su 24 – che attiva l’intervento delle forze dell’ordine in maniera prioritaria. La vittima può comunicare tramite un semplice tasto, selezionando tra i messaggi “Ho paura”, “Sono minacciata”, “SOS”. Il numero di telefoni distribuiti è aumentato molto negli anni e sono oggi circa 4500 quelli attivi sul territorio. A renderli pratici, il fatto che possano essere assegnati dal tribunale anche nella fase iniziale delle indagini, se si valuta che ci sia il rischio di violenze.

L’altro strumento è il “bracelet anti-rapprochement”, una variante del braccialetto elettronico presente da noi, che però è studiata specificatamente per i casi di violenze. Prevede che l’autore delle violenze porti con sé una specie di telefono, oltre a un braccialetto con GPS da mettere alla caviglia, mentre alla vittima viene lasciato solo un telefono. All’autore delle violenze viene imposto di rispettare una distanza minima dalla vittima, che va da 1 a 10 km. Di fatto, grazie ai GPS, viene garantito che intorno alla vittima si crei una zona di sicurezza – di ampiezza variabile – che è in continuo movimento in base ai suoi spostamenti. Se l’autore delle violenze infrange la distanza e, nonostante la chiamata delle forze dell’ordine, non cambia direzione, la polizia interviene all’istante per mettere in sicurezza la vittima e fermare l’aggressore. Questo strumento è più recente, ma ne sono presenti 1000 sul territorio. Nel 2022 ha consentito più di 3600 interventi delle forze dell’ordine.

“Sono altrettanti femminicidi o violenze evitati”, ci dice Laetitia Dhervilly, alto funzionario per l’uguaglianza donna-uomo presso il ministero della Giustizia francese. “Ad oggi non ci sono state vittime di femminicidio che stavano utilizzando il “braccialetto anti-avvicinamento”. E’ uno strumento molto efficace e stiamo già lavorando per migliorarne la tecnologia, in particolare la connessione e la resistenza delle batterie”. Va aggiunto che, dal 2021, le vittime vengono sempre avvisate quando l’autore delle violenze esce dal carcere. E, se valutato necessario, viene loro assegnato un telefono TGD o un braccialetto elettronico.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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