Il titolo Facebook tiene botta a Wall Street nonostante la causa intentata contro la società da 48 Stati americani e dalla Federal Trade Commission (Ftc), per pratiche antitrust. Il gruppo di Menlo Park, all’indomani dell’annuncio della Ftc, è passato al contrattacco e accusato l’antitrust Usa di essere “revisionista”. La Federal Trade Commission statunitense aveva lanciato, il 9 dicembre, due cause antitrust contro l’azienda di Zuckerberg per pratiche contro la libera concorrenza.

Fuori dai mercati piccoli e grandi
La Ftc sostiene che Facebook è impegnata in una “strategia sistematica” per eliminare i rivali, acquistando sia società emergenti più piccole che i colossi come Instagram (nel 2012) e WhatsApp (nel 2014). Facebook respinge le accuse, ricordando che l’antitrust autorizzò all’epoca entrambe le acquisizioni. Nel difendere la sua creatura, Zuckerberg insiste sul fatto che i vari servizi offrano notevoli vantaggi per gli utenti e che le accuse sul potere accumulato dal gruppo siano fuorvianti.

Cosa succede ora
Facebook dovrà vendere WhatsApp e Instagram? Sarebbe questo, secondo l’analisi degli esperti in antitrust, l’intento del governo degli Stati Uniti. Ma qualunque cosa accada, c’è da aspettarsi una lunghissima battaglia legale, che Facebook è pronto a combattere con la forza dei grandi numeri nonché di enormi risorse economiche. Una battaglia che, negli Stati Uniti, coinvolge trasversalmente i legislatori. Chiedono maggior controllo su Facebook e gli altri giganti dell’industria tecnologica, aziende il cui potere sui mercati è incontrastabile, schiacciano i concorrenti più piccoli e mettono in pericolo la privacy e la libertà di scelta dei consumatori.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui