E’ stata eseguita la condanna a morte di Brandon Bernard, la prima delle cinque esecuzioni in programma prima della fine della presidenza di Donald Trump il 20 gennaio.
Brandon, il cui caso è particolarmente noto in America per il dibattito sulla condanna a morte in casi di maggiore età appena raggiunta al momento del crimine commesso, è stato ucciso con una iniezione letale in un carcere federale. Lo riferiscono i media americani.

Brandon Bernard, 40 anni, è stato infatti condannato a morte per un omicidio commesso quando aveva 18 anni e sarà il più giovane condannato ucciso dal governo federale Usa in quasi 70 anni. Se tutte le cinque esecuzioni avranno luogo Trump sarà il presidente sotto il cui mandato sono state eseguite più condanne a morte in oltre un secolo. Da luglio a oggi le esecuzioni sarebbero 13 e le cinque in programma rompono con la tradizione vecchia di 130 anni di non eseguire condanne a morte durante il periodo di transizione presidenziale.Il quarantenne è il primo in lista per l’esecuzione insieme al 56enne Alfred Bourgeois, entrambi in un penitenziario a Terre Haute, nell’Indiana.

Bernard è stato condannato per il suo coinvolgimento nell’omicidio di Todd e Stacie Bagley nel giugno 1999. E’ uno dei cinque adolescenti accusati di aver rapinato i due e di averli costretti a salire sul retro della loro macchina in Texas. Furono uccisi in macchina dal complice diciannovenne Christopher Vialva prima che Bernard incendiasse l’auto. La condanna a morte di Vialva è stata eseguita a settembre.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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