ERNESTO MARIA RUFFINI DIRETTORE AGENZIA DELLE ENTRATE

Iniziano i controlli incrociati sui conti correnti per combattere l’evasione fiscale. “Abbiamo spostato l’asticella in alto. E non mi riferisco al contrasto all’evasione – ha detto Ernesto Ruffini, che guida le Agenzie delle Entrate, al Corriere della Sera -. Il nostro lavoro sarà valutato anche e soprattutto sull’incremento dei servizi telematici, sulla accelerazione dei rimborsi, sul contenzioso”. L’obiettivo è di 2,8 miliardi: “Recuperando capacità operativa, grazie a un ambizioso piano di reclutamento di 11mila funzionari. Un cambio di paradigma, se pensa che a fine 2022 eravamo sotto organico del 40%: 28mila dipendenti invece di 44mila. Meno di tre miliardi a fronte di un’evasione di 100 miliardi l’anno. Se si poteva fare di più? Bisogna considerare che questo incremento è aggiuntivo rispetto ai risultati già conseguiti. Una decina di anni fa il livello di evasione fiscale “in senso stretto”, ovvero relativa a Irpef, Iva, Irap, Ires, senza considerare quella sui contributi previdenziali, si aggirava sugli 85 miliardi. Ma già nel 2019, grazie anche all’introduzione della fatturazione elettronica, era scesa a 75. Accanto a questa riduzione, c’è l’azione di contrasto vero e proprio dell’Agenzia, che nel 2022 ha recuperato la cifra più alta di sempre. E già quest’anno assicureremo 1,3 miliardi in più rispetto a quanto previsto dalla scorsa convenzione. Ora, il nuovo obiettivo alza l’asticella di circa il 15%”.

A cura di Renato Lolli – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

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