E’ un rapporto a dir poco terribile quello del World Wildlife Fund (WWF) sulle condizioni della fauna selvatica: quasi tre quinti dei vertebrati – pesci, uccelli, anfibi, rettili e mammiferi – sono stati uccisi tra il 1970 e il 2014 a causa della presenza o delle attività umane. Proseguendo su questa strada, due terzi della fauna selvatica non esisteranno più entro il 2020, con un declino annuale progressivo del 2%.

Il direttore generale di WWF International, Marco Lambertini, ha commentato: “La biodiversità continua a ridursi e la natura, così come la conosciamo oggi, scomparirà tutta d’un colpo”. “Il calo subito dalle popolazioni della fauna selvatica è sempre più preoccupante” e “se non si interverrà per invertire la tendenza, prevediamo una diminuzione media del 67%” entro il 2020″.

Il WWF evidenzia come “l’umanità si è messa in pericolo da sola”. Già all’interno del rapporto del 2014 era stato registrato un calo del 52% delle popolazioni di vertebrati in tutto il mondo tra il 1970 e il 2010. Ma non è stato fatto abbastanza.

Per misurare l’evoluzione, la Zoological Society di Londra e il WWF, hanno studiato 14.152 animali appartenenti a 3.706 specie di vertebrati: a risentire maggiormente dello sterminio causato dall’uomo sono stati gli animali d’acqua dolce, caratterizzati da una diminuzione dell’81% in media tra il 1970 e il 2012.

Il numero delle specie terrestri è crollato del 38%. Un esempio su tutti riguarda il caso dello sterminio degli elefanti africani, che a causa del bracconaggio si sono ridotti di ben 111.000 unità dal 2006, e ora se ne contano in totale 415.000 unità.

Ovviamente, il cancro che sta distruggendo il Pianeta è l’uomo: il degrado dell’habitat dovuto all’agricoltura, alla distruzione delle foreste, all’estrazione mineraria, ai trasporti, alla produzione di energia, sta portando verso la fine di un ecosistema che andrebbe invece protetto con ogni mezzo. Anche per la sopravvivenza dell’uomo stesso.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui