La terra è tornata a tremare e a seminare panico e distruzione nel Centro Italia. Sono state infatti decine le scosse sismiche che hanno tenuto sveglia un’enorme fetta della popolazione della Penisola.

Dopo le tre violente scosse avvertite ieri sera lungo il confine tra Marche e Umbria, la terra ha continuato a fare paura. Il primo sisma è stato registrato alle 19:10: magnitudo 5.4. Poi un’altra scossa, avvertita distintamente anche in Emilia Romagna alle 21:18 di magnitudo 5.9. La terza, alle 23:42 di 4.5.

I sismografi hanno affermato che l’epicentro è stato registrato tra i Comuni di Castel S’Angelo sul Nera, Visso, Ussita – nel maceratese – e Preci, in provincia di Perugia. I crolli, in queste zone, sono stati moltissimi.

Gli sfollati, secondo le prime informazioni giunte, sono migliaia. Ci sarebbero alcuni feriti, e una vittima: un uomo anziano colto da infarto alla prima scossa. Per la giornata di oggi le autorità hanno comunicato che le scuole rimarranno chiuse nelle province di Assisi, L’Aquila, Foligno, Bastia Umbra, Perugia, Camerino, Teramo, Terni e Ascoli Piceno.

Dopo la mezzanotte il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha affermato: “Al momento non ci sono vittime”, aggiungendo poi che “non ci sono feriti gravi”. “Ci sono una, due, tre persone – ha sottolineato – che sono state soccorse dal corpo nazionale o dal 118 e ci sono una serie di persone che si sono recate spontaneamente, l’ordine di grandezza è di qualche decina, ma al momento non registriamo situazioni gravi”. Poi ha invitato tutti a non spostarsi nell’area se non per motivi di assoluta necessità.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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