Il nuovo anno non è certo iniziato nel migliore dei modi per i mercati finanziari. Dopo la caduta a picco di ieri, con Shangai che ha perso quasi il 7%, Francoforte peggior dato in Europa con 4 punti percentuali di perdite e Wall Street, peggior avvio dal 1932, oggi le Borse asiatiche hanno registrato un modesto recupero chiudendo comunque in calo.

Ieri infatti, dopo l’ennesima contrazione dell’indice Pmi manifatturiero cinese, è scattato il panico sui listini e sono state messe in dubbio le capacità di tenuta della seconda economia mondiale: solo in Europa sono stati bruciati 264 miliardi di capitalizzazione.

Dopo un’apertura in forte calo (-3%), questa mattina Shanghai si è ripresa e ha chiuso con una leggera flessione dello 0,26% a 3,287.71 punti. Per tentare di arginare il problema, il governo cinese, tramite fondi controllati dallo Stato, è intervenuto sui mercati per riportare la calma. Secondo Bloomberg alcuni fondi pubblici starebbero comprando un’ingente quantità di titoli. La Borsa di Tokyo ha chiuso con un calo dello 0,42%. In ribasso anche Hong Kong (-0,8%) e Taiwan (-0,4%).

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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