Alex Schwazer è stato trovato di nuovo positivo ai test antidoping. Questo è quanto annunciato oggi dalla Gazzetta dello Sport, anche se l’avvocato del giovane ha subito commentato che si tratta di “accuse false e mostruose”.

Questa non è la prima squalifica inflitta al 31enne altoatesino: a causa dell’utilizzo di eritropoietina (epo) prima delle Olimpiadi di Londra 2012, era stato sospeso ed era tornato a gareggiare l’8 maggio scorso, vincendo la 50km di marcia del Mondiale a squadre di Roma in 3 ore e 39 minuti. Un tempo e un piazzamento che, per il campione olimpico di Pechino 2008, gli sono valsi la qualificazione alle Olimpiadi di quest’anno.

I nuovi controlli erano stati eseguiti all’inizio del 2016, ma Alex non li avrebbe superati con successo.

Chiaramente, se confermata, la notizia sarebbe clamorosa e avrebbe davvero dell’incredibile. Insomma, dopo tre anni e nove mesi di squalifica per doping, questo scivolone potrebbe costargli i Giochi di Rio.

Il legale di Schwazer, Gerhard Brandstaetter, ha dichiarato: “Ora è successo quello che Alex ha sempre temuto, ma noi ci difenderemo e faremo causa”, annunciando in giornata una conferenza stampa.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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