DONATELLA VERSACE

Il gioco finemente perverso di crearsi visibilità sull’attuale Governo Meloni, è non solo di grande attualità ma soprattutto di “moda”.

Maestri di tale “arte” sono in primis i sinistroidi, ai quali non mancano mai come “palo portante” i Radical chic, gli acculturati del sistema, sempre alla ricerca del particolare, del distinguo, che nel loro ambiante è “determinante o, secondo un vecchio dire, “a la page”!

Ormai ci siamo abituati a questa loro strategia, alla ricerca di consensi e di applausi facili, cose a cui non possono rinunciare, come l’uso di certe parole quale antifascismo” che gli procura orgasmi celebrali multipli.

E così, grazie alla “settimana della moda milanese” la stilista Donatella Versace, la passerella è servita quale palco, per regalare il suo messaggio politico alla Premier Meloni.

Alla premiazione del “CNMI Sustainable Fashion Awards 2023” – gli Oscar della moda ecosostenibile- si è esibita, al Teatro della Scala, in uno show di parole denigrando il Governo: “Qui in Italia non è mai stato così importante per noi sostenere le voci delle minoranze.” E Chi mai poteva affiancarla in tale “goliardata”? Il deputato Pd Alessandro Zan e il cantante Marco Mengoni., il meglio del meglio!

Non contenta della brevità del suo messaggio, ha aggiunto: “Il nostro governo sta cercando di togliere i diritti delle persone di vivere come desiderano, stanno limitando le nostre libertà. La libertà di camminare per strada a testa alta e senza paura, indipendentemente dall’identità. La libertà di costruire una famiglia e vivere come si desidera. La libertà di amare chi si vuole. Dobbiamo tutti lottare per la libertà. In un momento in cui le persone transgender subiscono ancora terribili violenze, in un momento in cui i figli delle coppie dello stesso sesso non vengono considerati come loro figli, in un momento in cui le voci delle minoranze vengono attaccate da nuove leggi. In questo momento, abbiamo ancora molto da fare.”

Una “accusa” del tutto gratuita, in quanto il Governo Meloni non ha proposto decreti o leggi su tale materia. 

Eppure, nella mega sfera dell’intelletto sinistroide, il 24 settembre scorso, le sue parole hanno pennellato l’aria della Scala provocando un “ciclopico” applauso tra gli ospiti presenti.

Ne ricordiamo alcuni: le attrici statunitensi Jessica Chastain e Julianne Moore, la modella canadese Coco Rocha e la collega brasiliana Caroline Trentini, la Cantante Elodie a Chiara Ferragni

Non è mancato, in chiusura, un suo appello ai cosiddetti: “Oscar verdi” della moda, ai quali la Versace ha dedicato queste parole: “Combatto per la libertà, l’equità e l’inclusività ogni giorno. Se fossimo tutti più accoglienti e comprensivi gli uni verso gli altri, che mondo straordinario sarebbe.”

Possiamo forse, a questo punto, negare un applauso alla Stilista Versace?

Ha lasciato per un attimo il suo ruolo di Radical Chic, per portarci nel passato e nel conformismo.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui