Domani, si vota per la nuova presidenza della Lega Pro, carica lasciata vacante da Francesco Ghirelli, dimissionario dallo scorso 16 dicembre.

Nell’Assemblea straordinaria elettiva in programma domani a Roma, presso il Salone d’onore del Coni, saranno due giornalisti: Matteo Marani e  Marcel Vulpis.

La scelta dei 59 club (la Juve Next Gen non può votare) ridarà una governance a una delle due componenti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) rimaste senza guida. Marani, giornalista e storico, ha depositato la sua candidatura alla presidenza della Lega Pro in ticket con Gianfranco Zola nel ruolo di vicepresidente.

Vulpis, vicepresidente nella gestione Ghirelli e  attuale facente funzione, corre insieme al manager Francesco Zicchieri e al fiscalista Alberto De Nigro, entrambi candidati per il ruolo di vicepresidenti.

Ancora senza testa invece resta l’altra componente della Figc, l’Aia, dopo le dimissioni del presidente arbitri, Alfredo Trentalange.

Il programma di Matteo Marani: nuove strategie commerciali per la Serie C

“La Serie C è stata ed è il più grande patrimonio tecnico del calcio italiano. Qui hanno mosso i primi passi Gigi Riva e Roberto Baggio, i campioni del mondo dell’82 Marco Tardelli e Antonio Cabrini, quelli del 2006 Marco Materazzi e Fabio Grosso”

“Se il talento dei ragazzi, e dunque il miglioramento dell’intero calcio azzurro, è l’elemento sportivo del programma (#facciamoRete), l’altro punto riguarda la sostenibilità economico-finanziaria, oggi messa in pericolo dai costi crescenti di gestione e dai ricavi che debbono aumentare attraverso la valorizzazione del prodotto, nuove strategie commerciali e una comunicazione forte. In carico alla Serie C sono rimasti i costi del professionismo, ma non si sono sviluppati in modo parallelo i ricavi. Il risultato è uno sbilanciamento che ha prodotto centinaia di fallimenti negli ultimi decenni, ma pure una durata media di una proprietà inferiore a tre stagioni. Ciò significa perdere le eccellenze migliori e più sane del tessuto industriale, uno spreco che investe l’intero calcio e non soltanto una unica categoria. La messa in sicurezza dei club, con la valorizzazione dei giovani che rappresentano un patrimonio sociale e culturale del Paese, sono obiettivi stringenti, inderogabili e indispensabili per un movimento italiano che voglia davvero ripartire”

Il programma di Marcel Vulpis: riformare la Legge Melandri

“Bisogna ripartire dall’individuazione di nuove risorse e dal concetto di ”sostenibilità”, che, post-pandemia, è diventato imprescindibile per il sistema calcio tricolore (considerato nel complesso). Lo è ancor di più in Serie C, dove la piramide dei ricavi è totalmente rovesciata rispetto a quanto avviene in A e B”.

“Nel prossimo biennio lavoreremo per una seria revisione della Legge Melandri (a favore delle nostre società)” ha precisato Vulpis riferendosi alla Legge che ha regolamentato la distribuzione dei contributi destinati alle società di Lega Pro.

“I tempi sono maturi per un cambiamento in questa direzione. Quando fu emanato, per certi versi, è stato un provvedimento rivoluzionario. Oggi però i contributi ad essa collegata non sono in linea con le crescenti e nuove esigenze dei club di C. Serve, pertanto, una ripartizione più equa delle risorseI club lo chiedono a gran voce e la nuova dirigenza della Lega, post assemblea elettiva del 9 febbraio, dovrà intervenire per recuperarle e destinarle allo sviluppo dei vivai e delle strutture sportive. Solo in questo modo potremo rilanciare il nostro movimento. Queste riforme sono essenziali per la tenuta di un sistema da sempre vitale per lo sviluppo del calcio italiano. Ogni settimana inoltre la Serie C coinvolge, a livello emozionale, ben 4,5 milioni di italiani (tifosi regolari e abituali – fonte: StageUp-Ipsos), senza considerare il bacino più vasto degli interessati al nostro prodotto (circa 12,89milioni di utenti). Siamo da sempre la ‘fabbrica dei sogni’, sia per tanti giovani calciatori, sia per i milioni di italiani appassionati di calcio”.

Simone Tripodi

Il Direttore responsabile Simone Tripodi – Foto Lapresse 

 

Il Direttore Simone Tripodi

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