Secondo l’accusa il movente dell’omicidio sarebbe chiaro: Paolo Di Profio, infermiere di 47 anni, è gravemente indiziato dell’omicidio di Anna Giordanelli, medico 53enne, ex cognata dell’uomo, “colpevole” di aver posto fine al matrimonio di lui. Per questo l’avrebbe assassinata ieri a Cetraro, sulla costa tirrenica cosentina, mentre la donna faceva jogging.

Il 47enne era sposato con la sorella minore della vittima e la separazione, sfociata in un divorzio, non era mai stata accetta dall’uomo che, esasperato dalla situazione e ritenendo la cognata colpevole di quanto avvenuto, l’avrebbe portato a recarsi sulla strada che la Giordanelli frequentava abitualmente per fare jogging e l’avrebbe avvicinata. I due avrebbero iniziato a parlare, ma la conversazione sarebbe degenerata in una lite al culmine della quale l’uomo avrebbe afferrato un piede di porco ed avrebbe colpito la donna al cranio, provocandone la morte istantanea. L’omicidio non avrebbe avuto testimoni. Poco dopo alcuni passanti, trovato il corpo della dottoressa, molto conosciuta in paese, hanno dato l’allarme.

L’uomo si trova attualmente in stato di fermo identificativo, nella caserma della Compagnia di Paola dei carabinieri, in attesa della decisione che sarà presa sulla sua posizione dal Pm della Procura della Repubblica di Paola. Di Profio, davanti al magistrato, assistito dal suo difensore di fiducia, si è avvalso della facoltà di non rispondere. E questo rende inutilizzabili, sul piano accusatorio, le ammissioni che aveva fatto in precedenza in presenza dei carabinieri.

Dopo il ritrovamento del piede di porco con evidenti tracce di sangue e capelli, Di Profio, aveva continuato davanti ai carabinieri a respingere ogni accusa, ma poi, messo alle strette, aveva ammesso le sue responsabilità. Responsabilità che poi, però, non ha confermato davanti al pm della Procura della Repubblica di Paola.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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