A Napoli sono proseguiti per gran parte della notte e continuano, anche questa mattina, gli omaggi a Diego Armando Maradona. In tanti si sono recati sotto lo stadio San Paolo e ai Quartieri Spagnoli dove, alla fine degli anni ’80, fu realizzato un enorme murales in via Emanuele De Deo.
La struttura sportiva di Fuorigrotta è diventata meta di una sorta di pellegrinaggio laico: sciarpe, bandiere azzurre, ma anche fiori, lumini, candele e striscioni che inneggiano al Pibe de Oro.

Tanti i tifosi in lacrime, uomini e donne di ogni età che hanno deciso di ricordare le gesta calcistiche di Maradona, per sette anni l’idolo sportivo della città.

Lo stadio di Napoli porterà il suo nome Maradona “non va banalizzato solo con il calcio.
È stato un uomo buono, molti ne hanno approfittato. Lui non è raggiungibile da parte di nessuno. Ha saputo interpretare l’unione indissolubile tra città e squadra”. Così il sindaco della città partenopea Luigi de Magistris. “Lo stadio si chiamerà Diego Armando Maradona. Lo vuole il popolo, ieri è stata una voce unanime.

Diego ha la capacità di unire tutti i napoletani”. Il grande striscione davanti al Maschio Angioino A caratteri cubitali, al centro di Napoli, un altro segno della riconoscenza della città a Diego Armando Maradona.

Sul cantiere davanti al Maschio Angioino è comparsa questa mattina una grande scritta. ‘Rappresenti la città che mai ti dimenticherà’. Altri omaggi, su striscioni e cartelli, in altre zone anche della provincia napoletana ricordano il numero 10 e ne piangono la scomparsa.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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