Primitivi tangheri”, e poi “semianalfabeti”, parole senza un freno dal governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca parlando della guerra in Ucraina, presso l’assemblea pubblica di Confindustria a Benevento. Il governatore dice di rimpiangere “Moro, Andreotti, i nostri grandi uomini di stato”, che secondo De Luca “prima di aprire bocca conoscevano la storia dei paesi e non erano semianalfabeti di ritorno come il segretario della Nato (Jens Stoltenberg, N.d.R.)”, ha concluso De Luca.

Ma il governatore ce l’ha anche con i diplomatici statunitensi: “Siamo veramente alla pazzia: peccato che negli Stati Uniti non ci sia più Kissinger, neanche Brzezinski, cioè quei grandi diplomatici che avevano anzitutto senso della storia. Non questi primitivi tangheri, semianalfabeti che parlano senza misurare il peso delle parole che pronunciano”.

Nel corso del suo intervento davanti ad una platea di industriali, il governatore invita a “cercare condizioni di equilibrio che evitino un conflitto mondiale”,
mettendo il focus sulle conseguenze economiche di un “conflitto che sta completamente destabilizzando l’economia”. Oggi – continua De Luca – “abbiamo una inflazione che viaggia sul 6-7% ed un Pil al ribasso”.

E sul tema dell’energia, lancia un invito anche al presidente Draghi (in visita a Washington nei prossimi giorni, N.d.R.): “Mi auguro che Draghi nel suo colloquio con Biden – dice il governatore della Campania – acquisisca almeno un principio: se dobbiamo essere tutti insieme nella tutela dell’Ucraina, lo dobbiamo essere anche nel riparto delle penalizzazioni”. De Luca snocciola dati, l’Italia “dipende per 30 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia, altri Paesi no”. E quindi, sostiene nel suo invito al governo, “dividiamoci anche le forniture di gas. Sequalcuno pensa che noi continuiamo la guerra in eterno e ci sono Paesi che se ne infischiano del problema energetico e noi e i tedeschi andiamo in ginocchio: questa – la conclusione del governatore – è un’ipotesi che non può essere retta”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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