PIAZZA FERRARESE VENTIDUESSIMA EDIZIONE GIORNATA MONDIALE DELLA PASTA GRANO

Per chi come noi italiani mette la pasta al centro della propria alimentazione si prospetta un futuro difficile. A lanciare l’allarme l’ad del pastificio la Molisana che in un’intervista al sole 24 ore traccia uno scenario preoccupante per i produttori di pasta e farine.

Tra marzo e maggio non avremo abbastanza grano per fare la pasta. Il cuore del problema è in Canada – spiega Giuseppe Ferro in un’intervista a ‘Il Sole 24 Ore’ – che è di gran lunga il primo produttore al mondo di grano duro e che quest’anno ha prodotto 3,5 milioni di tonnellate anziché le solite 6,5“. Ferro afferma che si sta già assistendo ad una corsa all’accaparramento: “Nemmeno durante la guerra mancò così tanto grano“. Il punto è che il grano “può essere stoccato per un anno o anche due, ma la semola dura solo un mese“. Le ripercussioni sui prezzi si vedono già. L’aumento ricade “su tutti, dai mugnai fino ai consumatori“, spiega l’ad. “So che Lidl ha già aumentato il prezzo della pasta di 10 centesimi – aggiunge – e mi aspetto che ben prima di Natale tutti prevedano aumenti tra i 15 e i 20 centesimi al pacco“.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui