604mila contagi e 17.188 decessi. È il bilancio della pandemia a livello planetario dalle 6.30 di ieri mattina alla stessa ora di oggi. Si mantiene dunque altissimo in particolare il numero dei casi letali, pressoché uguale a quello registrato ieri (17.138) mentre le infezioni accertate sono calate di 62mila unità. I dati sono della Johns Hopkins University .
Gli Stati Uniti restano di gran lunga la nazione più colpita con oltre 400mila decessi totali (429.157) e hanno ormai ampiamente oltrepassato i 25 milioni di contagi (25,59). Sul fronte delle infezioni la classifica (limitatamente alle nazioni che hanno oltrepassato i due milioni di casi) prosegue con l’India (10,70 milioni), il Brasile (8,99) la Russia (3,73) la Gran Bretagna (3,72), la Francia (3,16), la Spagna (2,67), l’Italia (2,50), la Turchia (2,44), la Germania (2,17) e la Colombia (2,05).
Sono attualmente 100.866.032 i casi accertati di coronavirus nel mondo dall’inizio della pandemia, con 2.174.129 decessi.
Il Paese più colpito rimangono gli Usa, con quasi 25,6 milioni di casi (25.598.061) e 429.195 decessi. Più di un milione di persone sono morte per complicazioni legate a Covid-19 nel continente americano. Lo fa sapere l’Organizzazione Panamericana della Sanità secondo cui questa cifra segna una “tragica pietra miliare” nella regione.
Ha superato quota 40 mila in Perù il numero dei decessi legati al Covid-19 dall’inizio della pandemia, secondo l’università americana Johns Hopkins. Il Paese sudamericano da 33 milioni di abitanti ha registrato ufficialmente finora oltre 1,107 milioni di contagi da coronavirus, di cui quasi 1,023 milioni guariti.
Il Vietnam ha registrato i primi due casi di trasmissione locale di coronavirus dopo quasi due mesi, a poche settimane dalle festività del Capondanno lunare. Anche se il numero è limitato, la notizia preoccupa le autorità che hanno messo in campo un imponente sistema di tracciamento e quarantena.
A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica
