Qualche settimana fa, la nostra straordinaria editorialista, nonché amica, Sandra Vezzani, ha scritto un bellissimo articolo sulle vacanze 2020, che tutti attendiamo come una liberazione per corpo ed anima, perché mai avremmo immaginato di dover affrontare quello che, dai giorni della seconda Guerra Mondiale, è stato il periodo più difficile affrontato dall’umanità, sotto l’aspetto sanitario ed economico.

E proprio l’aspetto economico viene alla ribalta oggi, visto che, speriamo, quello sanitario in qualche modo è finalmente tenuto a bada, sempre usando le dovute precauzioni ed, ancor più, ci auguriamo, il cervello, o se preferite il buon senso.
Spiaggie blindate, divise dallo spazio necessario tra una postazione e l’altra, come non è mai successo prima, e medesimo discorso per i ristoranti, dove tra un tavolo e l’altro ci si potrebbe girare in …. bicicletta.

Il discorso però è purtroppo assai più complicato, perché la voglia di vacanza, di mare o montagna, così come di una bella pizza o una gustosa cena, non manca certamente a nessuno, ma …. A “latitare” sono le finanze!
I portafogli piangono, perché qualcuno ha continuato a lavorare anche in tempo di blocco, ma per la maggior parte si è trattato di un lungo periodo di riposo forzato, magari in cassa integrazione, o senza poter esercitare la propria attività di artigiano, albergatore, ristoratore ….

Certo, se le cose procederanno senza nuove recrudescenza del virus, qualche svago ce lo concederemo, magari accorceremo ancora di più i giorni di vacanza, intesi ovviamente fuori di casa; faremo gite giornaliere, anche per un bagno, e torneremo indietro di qualche decennio con le borse frigo appresso, il panino di salame, la frittata buona per tutte le occasioni, i panetti ghiacciati per tenere fresche le birre o il vino ….

Insomma, faremo come sempre buon viso a cattivo gioco, un gioco che però diventa “liberatorio”, di ritorno ad una normalità non ancora ritrovata e che assolutamente non dobbiamo perdere a causa di comportamenti scellerati.
Quindi pochi giorni e saluteremo l’estate, quella che anche tutti coloro che lavorano nel settore turistico/alberghiero attendono con ansia ma anche con timore, perché certamente per loro è stata durissima ed ancora lo sarà in ogni caso, visto che nessuno è al momento in grado di fare la benché minima previsione di come andranno le cose.

Qualcuno purtroppo ha già dovuto arrendersi a difficoltà insormontabili, altri sono al limite delle “forze” e proprio dall’andamento della stagione dipenderà il futuro delle loro attivita; un futuro prossimo che però non potrà che essere estremamente delicato e dipendente da una situazione economica generale non certo rosea.

Un’altra cosa sarà anche importante per chi ha un’attività di settore, ovvero che non si facciano ricadere sui clienti i mancati guadagni, perché aumenterà la selettività delle scelte e, mai come adesso saranno gli “onesti” a beneficiarne.
Difficile se non impossibile fare previsioni su come sarà la stagione, mentre è sicuramente più facile credere che occorrerà mettere in moto l’inventiva, la voglia di ricreare quei rapporti con i clienti che con l’andare del tempo si erano un po’ persi.

In questo senso ho pochi dubbi che la Riviera Romagnola farà, come sempre, la propria parte, perché in nessun posto come sulle spiagge adriatiche c’è questa capacità di creare un feeling speciale, fatto di accoglienza straordinaria e rapporti umani, buona cucina ed onestà nei prezzi, attrezzature e divertimenti; tutti fattori che nei decenni hanno contribuito al successo delle località costiere conosciute in tutto il mondo.

Sarà difficile per tutti, senza dubbio, anche in Romagna, ma si può fin d’ora scommettere che la partita sarà vinta, perché c’è la voglia sia così è saranno proprio i comportamenti a dimostrarlo.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Marco Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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