Nel tirare le somme di fine anno solare ciò che emerge chiaramente è la confusione sempre più alta sotto il cielo arbitrale; così com’è sempre più bassa la capacità di quel mondo nel comunicare e aggiornare l’evoluzione interpretativa della valutazione.

Il Var aiuta l’arbitro o finisce per metterlo in difficoltà? Si parte dai falli (o non falli) di mano in area, ad alcuni fuorigioco che per una questione di centimetri vanificano le prodezze dei calciatori in gol fantasma, poi ci sono i rigori dati o negati, a volte senza avvalersi dell’ausilio del Var. Tutto questo se non fosse vero, ci sembrerebbe assurdo. Ad esempio nelle prime partite di campionato si puniva a prescindere, mentre nelle ultime si procede alla maniera delle targhe alterne. Una volta sì e una volta no. Si è passati dall’usarlo troppo a quasi evitarlo.

I casi “incriminati” sono diversi, alla faccia della certezza del diritto, e non ci si capisce più nulla. Questo accade alla quarta stagione del Var, quando sia lo strumento sia il sincronismo tra direttore di gara e arbitri di studio dovrebbero essere arrivati a regime. Elementi che riguardano gli utenti; dal pubblico allo stadio quando c’è, alla platea televisiva, agli addetti ai lavori. Inoltre gli imbarazzanti dubbi sorgono non solo a chi commenta l’accaduto, ma anche a chi lo vive e lo gestisce in prima persona. Al momento sono due le considerazioni che scaturiscono.

La prima è che se gli allenatori non ci hanno ancora capito molto, siamo vicini all’allarme rosso. La seconda è: perché un allenatore deve essere cacciato dal campo per avere cercato di calmare i suoi giocatori dopo un brutto fallo o un rigore ignorato, mentre gli errori arbitrali filtrano, e non sono invece comunicati ufficialmente? La tecnologia avanzata pare sia un totale fallimento in quanto, invece di togliere i dubbi, spesso e volentieri li aumenta. Anche il designatore dei fischietti, intervenuto recentemente a una trasmissione televisiva, ha ammesso e commentato alcuni errori arbitrali dichiarando che in qualche caso c’erano le condizioni oggettive per chiedere l’on-file review. Cosa che non è avvenuta. Occorre pertanto tornare a usare il Var con regolarità come all’esordio. Infatti, una delle cause delle diverse polemiche nate negli ultimi tempi è il perché alcuni arbitri hanno smesso di andare a visionare gli episodi dubbi.

Il campionato, nonostante tutto, resiste alle dolorose vicende quotidiane, con il Covid sempre in agguato. Le partite sono molto divertenti, vista la classifica alquanto incerta, per questi motivi signori arbitri, per cortesia, evitate di rovinarlo.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui