Quando nel calcio si ha l’occasione ghiotta per vincere la partita anche di misura bisogna sfruttarla, avendo un comportamento di massimo rigore. Non è andata così quando Bortolussi dagli undici metri ha calciato debolmente in bocca al portiere del Sudtirol, Poluzzi.

Sul fronte opposto anche la squadra di De Vecchi, proprio allo scadere con Greco (sarebbe stata una vera beffa per i padroni di casa) non sfrutta il penalty della vita, per allungare il passo in classifica.

Due errori fatali che chiudono l’incontro a reti inviolate. Ma a recriminare di più sono sicuramente i ragazzi di Viali che per tutta la ripresa hanno dimostrato di essere, anche senza le assenze forzate, in una forma atletica straordinaria, sfiorando il vantaggio su azione più di una volta. Prima con Steffè che non arriva a chiudere lo specchio della porta per un soffio e poi con Nanni servito da Favale con una pennellata. Nell’occasione Poluzzi imita il miglior Buffon con un vero e proprio miracolo.

Il Cesena, infine non è mai stato in difficoltà, nemmeno quando Nardi a un minuto dal termine della sfida si supera intercettando il calcio di rigore.

Insomma ne i bianconeri, ne i bolzanesi, oggi al Dino Manuzzi sono stati di rigore per una graduatoria che si sposta solo di un punto e alla fine non cambia nulla. Qualcosa potrà modificarsi quando il Cesena andrà ad Arezzo con il dente avvelenato e il Sudtirol non potrà permettersi di incombere nuovamente in casa, come è accaduto con la Triestina.

Il Cesena è vivissimo comunque; e Viali, sta facendo un grande lavoro di gruppo.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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