L’alluvione in Romagna avrà come conseguenza il fatto che almeno 10 milioni di piante da frutto dovranno essere estirpate in quanto irrimediabilmente danneggiate. A dirlo è Confagricoltura Emilia-Romagna, secondo cui a soffrire in particolare sono peschi e kiwi, i più sensibili al ristagno idrico, ma anche albicocchi, e questo in uno dei distretti agricoli che produce una grandissima parte della frutta che finisce nei mercati europei.

Coldiretti rincara la dose dicendo che in Emilia-Romagna “il raccolto della frutta sarà compromesso per i prossimi quattro o cinque anni perché l’acqua rimasta nei frutteti ha ‘soffocato’ le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessità di espiantare e poi reimpiantare intere piantagioni”. Inoltre, nelle aree colpite dall’alluvione “sono a rischio almeno 50mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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