L'arrivo a Porto Empedocle del comandante della Sea Watch Carola Rackete a bordo della motovedetta della Guardia di Finanza, 1 luglio 2019. ANSA/PASQUALE CLAUDIO MONTANA LAMPO
A Firenze, il 25 e il 26 novembre verrà “celebrato” in un festival, condotto da Serena Dandini, con il patrocinio della Regione guidata dal Presidente (non Governatore, smettiamola con assurde adulazioni) ovviamente del PD, Eugenio Giani e la co-promozione del Comune, l’evento le “madri della patriadedicato alle donne impegnate “nei processi di pace, contro ogni violenza” in cui, quale ospite d’onore ci sarà anche lei, l’attivista tedesca, Carola Rackete, ex capitana della Sea Watch 3 che sfidò Matteo Salvini e i suoi decreti sicurezza. Un particolare che ha creato nell’ambito del Comune e della Regione un vero e proprio “caso politico”!   

Ovviamente il “centro destra toscano” ha fortemente contestato tale invito proposto a tale “attivista, e la Capogruppo della Lega nel Consiglio Regionale, Elena Meini, ha dichiarato: “Carola Rackete, nota capitana della Sea Watch, probabilmente, approfitterà dell’occasione fiorentina per farsi pubblicità gratuita in vista di una probabile sua candidatura alle elezioni europee. Quello che ci ha colpito è come la manifestazione, patrocinata anche dalla Regione Toscana, sia dedicata alle ‘Madri della Patria’ e ci chiediamo quale lustro abbia dato la predetta attivista alla sua Nazione. Non a caso detto invito sembra davvero fatto ad hoc per dare massima visibilità alla stessa Rackete, ora in rampa di lancio per un posto a Bruxelles“.

Per la cronaca Carola Rackete  è in “predicato” per la sua candidatura alle prossime europee, in merito anche a pareri discordanti anche all’interno della sinistra tedesca. Infatti nel partito ultraprogressista Die Linke, che dovrebbe proporre l’attivista nelle proprie liste, alcuni avevano aspramente criticato l’ex capitana della Sea Watch, definendo la sua presenza “uno spavento per gli elettori e un regalo per l’ultra-destra dell’Afd“. Ma Lei, ben conscia che l’Italia sinistroide è aperta verso tali fatti e che un invito lo si rimedia sempre, eccola presente tra gli ospiti del festival fiorentino!  

Su tale “argomento” anche il Capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio Regionale Toscano, Francesco Torselli, rivolgendosi direttamente al Presidente Giani, (se fosse stato messo al corrente di tale scomoda presenza, quale attivista immigrazionista),  ha espresso senza mezzi termini, la sua opinione sottolineando: “Di quale Patria, governatore Giani, sarebbe madre Carola Rakete? Di quella in cui giovani milionari annoiati si inventano eroi trasgredendo le leggi di stati sovrani in giro per il mondo? Se questa è la Patria di chi governa oggi in Toscana, non è certo la nostra! Troviamo gravissimo che istituzioni pubbliche come la Regione Toscana e il Comune di Firenze diano il loro patrocinio a delle iniziative che danno voce e notorietà – forse a fini elettorali, visto che la Rackete sembrerebbe intenzionata a candidarsi alle prossime elezioni europee – a soggetti come questa.

I Capigruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e della Lega Federico Bussolin, del Consiglio Comunale fiorentino hanno confermato il loro dissenso. allineandosi ai colleghi della Regione, dichiarando: “Fratelli d’Italia ci tiene a precisare che la Rackete non è persona gradita a Palazzo Vecchio. Non siamo d’accordo a concedere sale comunali perché facciano da palcoscenico ad un tale personaggio.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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