Secondo le prime ricostruzioni, si è trattato di un incidente in un magazzino che stoccava nitrato di sodio, materiale usato per ordigni esplosivi e sequestrato anni fa. Danneggiati diversi edifici, panico tra la gente. Feriti in modo non gravi anche due militari italiani della missione per l’addestramento delle forze armate libanesi. Il presidente libanese Aoun ha proclamato una giornata di lutto nazionale.

Due potentissime esplosioni hanno devastato il porto di Beirut, travolgendo persone, veicoli ed edifici. Il bilancio provvisorio comunicato dal ministro della Salute, Hassan Hamad, parla di almeno 100 morti e 3.700 feriti. E si diffonde il timore per la nube tossica provocata dall’incendio di sostanze chimiche che sta provocando un fuggi fuggi generale.

I danni provocati dalle deflagrazioni che hanno fatto ricordare in qualche modo l’attentato alle torri gemelle americane sono ingenti e diverse persone insanguinate sono intrappolate sotto le macerie degli edifici distrutti dalle esplosioni.

Gli ospedali della capitale sono al collasso. La Croce Rossa Libanese ha rivolto un appello urgente per chiedere sangue, “tutti i tipi di sangue”. Sono stati attivati centri di raccolta in tutto il Paese.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Ap

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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