COMBATTIMENTO CANI CANE LOTTA SCOMMESSE GENERATE AI IA

Per la legge sono oggetti, per le persone sono compagni di vita, per i criminali una macchina per fare soldi, tanti soldi.

Combattimenti tra cani, galli e corse clandestine di cavalli su strada.

Numericamente i procedimenti per reati legati ai combattimenti o alle competizioni illegali tra animali sono quasi irrilevanti, questo però non corrisponde all’allarme e alla gravità del fenomeno. In Italia i combattimenti tra cani non si svolgono solo nelle zone del sud ma è un fenomeno che interessa tutto il territorio nazionale, con il coinvolgimento di diverse categorie di soggetti, dalla criminalità comune a quella organizzata e con giri di scommesse che si spingono anche all’estero.

Le regole sono cominciate a cambiare dal punto di vista tecnico-giuridico con l’approvazione della legge 189 del 2004, voluta fortemente dalla LAV (Lega Nazionale Vivisezione) e dai giuristi.

La legge fu inserita in un più ampio progetto legislativo di tutela degli animali. Prima chi maltrattava gli animali era punito con una mera ammenda – quindi con una pena pecuniaria – senza arresto, con una sanzione massima di dieci milioni di lire (circa 5.000 euro). La sanzione si applicava allo stesso modo per un calcio a un cane ovvero se era legato fuori dal balcone, per chi uccideva o torturava un animale, in altre parole organizzava combattimenti, senza distinzione nella gravità del reato. Non era ipotizzabile l’associazione per delinquere con finalità di crimini contro gli animali; inoltre non si potevano utilizzare strumenti investigativi come le intercettazioni.

Con la legge 189 invece si è introdotta anche la reclusione per reati contro gli animali. La Polizia di Stato ha recentemente attivato un nuovo corso di formazione presso il Centro Cinofili di Nettuno (Roma). Un reparto, composto di operatori specializzati, che si occupa di indagare sulle infiltrazioni della criminalità organizzata, all’interno del comparto dei giochi e delle scommesse che, per il denaro che muovono, interessa tutte le mafie. Ovviamente esistono anche i Carabinieri Forestali con la sezione operativa specializzata nel contrasto di tutti i reati contro gli animali.

A livello sanzionatorio, ma anche procedurale, andrebbero sicuramente cambiate una serie di cose all’interno della legge. Ricordiamo che si sta parlando di reati che producono strazio e dolore a un essere vivente e che impedirne la sofferenza è uno dei principi che dovrebbe perseguire l’azione penale nel nostro Paese.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto ImagoEconomica 

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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