Si litiga anche sul luogo dove tenere il secondo round di negoziati tra Ucraini e russi. La ripresa dei colloqui è confermata per stamattina, ma non nella foresta di Belovezhskaya Pushcha. Lo ha detto un membro della delegazione ucraina, secondo quanto riporta la l’agenzia russa Tass, che però non indica un altra sede per l’incontro. La foresta, in Bielorussia, al confine con la Polonia, era stato il luogo in cui nel 1994 era stata firmata la dissoluzione del patto di Varsavia. Un luogo simbolico per Mosca, inaccettabile per Kiev. ieri un negoziatore russo ha detto che un cessate il fuoco è all’ordine del giorno, ma l’Ucraina ha replicato che le richieste di Mosca sono inaccettabili e che la Russia deve smettere di bombardare le città ucraine prima che qualsiasi progresso possa essere previsto.

La notte Kiev è stata pesante, almeno quattro esplosioni sono state segnalate nella capitale dell’Ucraina intorno alle 3 del mattino. Due esplosioni sono state segnalate nel centro della città, seguite da altre due vicino a una stazione della metropolitana. I russi, ha detto Zelensky in un drammatico discorso in diretta tv, stanno cercando di “cancellare l’Ucraina, il paese, la sua storia”. “Gli occupanti riceveranno solo una cosa dagli ucraini: la resistenza. Una resistenza feroce”, ha continuato Zelensky, “Il nostro esercito sta facendo di tutto per spezzare completamente il nemico. Quasi 9.000 russi sono stati uccisi in una settimana. A Nikolaevsk, gli occupanti sono costretti a usare decine di elicotteri per raccogliere i loro morti e feriti – 19 e 20 anni. Questi non sono guerrieri di una superpotenza. Sono bambini confusi che sono stati usati. Portateli a casa”.

È andata peggio a Kharkiv e dintorni. Nella città di Izium sei persone, fra cui due bambini, sono rimaste uccise in un bombardamento, lo ha detto il vice sindaco della città, Volodymyr Matsokin. L’attacco ha colpito un edificio di appartamenti a più piani. In una delle case sono morte sei persone, due delle quali bambini, ha detto il vicesindaco. A Kharkiv stessa almeno tre scuole sono state colpite da attacchi militari russi. Non è chiaro al momento se ci siano stati feriti o vittime a causa degli attacchi. È stata colpita anche la Cattedrale dell’Assunzione.

Intanto cresce il numero dei profughi. “In soli sette giorni abbiamo assistito all’esodo di un milione di profughi dall’Ucraina verso i paesi vicini”, lo scrive su Twitter l’Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi. “Per molti altri milioni di persone, all’interno dell’Ucraina, è tempo che le armi tacciano, in modo che possa essere fornita assistenza umanitaria salvavita”. Poi ci sono profughi e profughi. Gruppi di nazionalisti polacchi hanno attaccato e maltrattato i profughi africani, sud asiatici e mediorientali che avevano attraversato il confine per fuggire dall’Ucraina. Ma le stesse autorità di frontiera ucraine si sono distinte nella discriminazione di chi ha un colore della pelle diverso. Studenti e studentesse africane raccontano che dopo ore di attesa non gli è stato consentito di salire sugli autobus e di essere stati costretti a lasciare il ‘posto’ a chi aveva la pelle del colore giusto. Da non credere. È dovuto intervenire il ministro degli Esteri che ha annunciato di aver lanciato una linea verde di emergenza per garantire la sicurezza e il loro transito degli studenti africani.

Infine le armi, qualcosa si muove negli aiuti a Kiev. Gli Stati Uniti avrebbero già consegnato “centinaia di missili stinger antiaerei” all’Ucraina nelle ultime ore. Lo riferisce la cnn citando fonti informate. Secondo un funzionario e un membro del Congresso, duecento di questi missili sono stati consegnati due giorni fa. Il pericolo di incidenti appare tuttavia dietro l’angolo: ieri sera quattro caccia russi hanno violato lo spazio aereo svedese vicino all’isola di Gotland. “Se dovesse scoppiare – ha avvertito Lavrov – una terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante”.

A cura di Stefano Severini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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