CODACONS, indirettamente chiamata in causa nelle varie trasmissioni televisive a seguito dell’efferato delitto di Giulia, si rivolge ai cittadini per esprimere il suo “pensiero” e dare un contributo alle vittime di violenze e di stupri.
La dichiarazione del Presidente Carlo Rienzi: “Abbiamo deciso di rivolgere un appello a tutte le radio italiane, a Youtube e alla Siae affinché boicottino i brani di rapper e rapper che contengono frasi violente o aggressive verso le donne. Ogni giorno le emittenti radiofoniche nazionali trasmettono brani di artisti molto in voga tra i giovani, infarciti di frasi con riferimenti espliciti contro le donne, in grado di alimentare odio e violenza e incentivare aggressioni e gesti estremi. Canzoni che vengono regolarmente registrate alla Siae e pubblicate anche su piattaforme internazionali come Youtube.”
Per meglio chiarire i fatti, CODACONS, evidenzia alcuni testi di particolare violenza nei confronti delle donne, editi dai rapper italiani: “Guarda quella / come mastica la cicca. / Le fischio ogni volta / che passa di qui. / Vorrei prenderla da dietro / come in Assassin’s Creed’, di Emis Killa (Nei Guai).” – “Ti do mezza busta se mi fai un mezzo busto, te la do tutta se ammazzi Barbara D’Urso di Fedez (Blasfemia)” – “Stupro la Moratti e mentre mi fa un bocchino le taglio la gola con il taglierino, ancora di Fedez (B-Rex status domini)” – “Ste scene troppo hard / stupide senza charme. Serve una mazza e scalpello, / oppure il mio uccello, / per arrivare lì in fondo / per abbatterla. Da dietro come un cane / mentre lei mangia il suo food / la lascio stare solo / quando la sua pancia è full’ di Gué Pequeno (Xxx, part 2 Hardcore).”
CODACONS fa presente che è attivo lo Sportello anti-stalking dell’Associazione, con il numero verde 800199641 a disposizione di tutte le donne che necessitano di assistenza e supporto giuridico-legale.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
